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Blindato

Regia di Nimród Antal vedi scheda film

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La recensione su Blindato

di Houssy
7 stelle

Ricetta per preparare Blindato o altri film di questo genere: Prendete un manipolo di uomini (o donne, l’importante è che appartengano tutti al medesimo sesso), forse qualche volto noto e un pò dimenticato, unito a qualche nuova promessa, magari derivata da qualche serie tv, aggiungete un fattore di stress, un luogo chiuso, molto cinismo, fate bollire lentamente per un’ora e mezza e servite in sala ben caldo. La verità è che io adoro questo tipo di pellicole, film in cui un manipolo di uomini (oppure donne) magari amici e colleghi, si trovano a dover affrontare una situazione imprevedibile in una splendida unità di tempo, spazio e luogo. E’ un piacere per gli occhi vedere come le logiche che sottendono le relazioni umane, cambiano lentamente e radicalmente, è uno spettacolo notare come gli amici diventino nemici e gli sconosciuti alleati preziosi. Film come Blindato, andrebbero insegnati alla scuola di cinema. The descent, CAPOLAVORO di Frank Marshall e il bellissimo e dimenticato Trespass-I trasgressori diretto dal maestro Walter Hill, sono solo due delle pellicole che possono vantare questo perfetto meccanismo ad orologeria. L’unica cosa che manca a Blindato è un finale con i fiocchi, in cui il cinismo regni sovrano, ammantando tutto e tutti di nuovi sottotesti e significati. Purtroppo il cinema americano (e le sue implumi platee) ha bisogno di eroi in cui identificarsi e per questa ragione purtroppo Blindato non è il film perfetto che avrebbe potuto essere. Pagando un pesante debito di riconoscenza al cinema che è venuto prima, ma con un occhio rivolto al futuro e quindi alla disperata ricerca di una figura positiva da ammirare, Blindato si avvia alla sua degna e un pò frettolosa conclusione, lasciando comunque lo spettatore soddisfatto. Matt Dillon è come al solito perfetto e la repentina involuzione del suo personaggio ha il sapore dei grandi villain del passato, Jean Reno è access0orio così come i suoi colleghi mutuati dalle serie tv. Menzione d’onore invece per il mai dimenticato Lawrence Fishborne alle prese con la propria metà oscura ed insicura… Blindato infine non sarà il film della vostra vita, non vi regalerà un’emozione indimenticabile e memorabili momenti spettacolati, ma saprà regalarvi antichi sapori di un cinema che fu, in cui qui, ora e senza sconti veniva messa in scena una tragedia terribilmente umana, divinamente cinematografica. Non è poco.

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