Regia di Grant Heslov vedi scheda film
Di superpoteri bizzarri ce ne sono eccome, di squadre di supereroi scombinate, anche di più. Ma leggendo L’uomo che fissa le capre di Jon Ronson (ed. Einaudi) scoprirete che la superpotenza che decide dei nostri destini, quella vera, dal Vietnam a Bush jr., ha provato pure la strada del paranormale (e prendevano in giro Hitler). Grant Heslov, già ottimo sceneggiatore e buon caratterista, ha deciso di raccontarlo con un registro grottesco e surreale grazie a un ottimo script, a un cast perfetto e a un film esilarante e pacifista, folgorante e lezioso. La storia vera qui è romanzata, ma meno di quello che vorremmo, i protagonisti sono un reporter tradito dalla moglie che cerca in Iraq il riscatto (McGregor), un reduce che con uno sguardo sa uccidere le capre e spostare anche le nuvole (Clooney, istrione e gigione come sempre), un alto ufficiale hippy fondatore dell’esercito della nuova terra (Jeff Bridges), l’arcinemico che scova il lato oscuro della forza (Spacey), e lo usa. In mezzo stilettate politiche, metacitazioni cinematografiche - Ewan, già Obi-Wan Kenobi, si ritrova a scoprire il progetto Jedi dell’esercito Usa -, e una grande colonna sonora che fa ballare anche i soldati capelloni. Guerra e Peace & Love.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta