Regia di Grant Heslov vedi scheda film
Bob Wilton - giovane reporter con crisi coniugale in corso - non ha i presupposti drammaturgici per affrontare di petto questo on the road esagitato, tra poteri parapsichici e Al Qaida, e la sua presa di coscienza finale suona posticcia. Ma se si accetta di soprassedere a questa insufficienza narrativa il film di Heslov è godibilissimo, ben caratterizzato dagli interpreti, discendente diretto di quella contaminazione anarcoide tra generi che ha i suoi mentori in Tarantino, Coen, Raimi e Gilliam. Gli Esper, veri o presunti, sono ambasciatori di un’alternativa etico-comportamentale allo spirito guerrafondaio, capitalistico americano, e, almeno, un vettore di speranza. I want to believe.
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