Regia di Mario Landi vedi scheda film
...una spogliarellista uccisa, una storia intricata in una Parigi degli anni cinquanta...
Mentre si accinge a partire per le vacanze, dove la moglie è già andata con la sorella, Maigret incappa nell’omicidio di una spogliarellista e decide di rimanere per aiutare il suo collega, che non brilla molto come investigatore, a risolvere il caso.
Il film, pur essendo fatto per il cinema, risente molto dell’impostazione televisiva della storia ma nondimeno è un buon film con un bravissimo (come sempre) Gino Cervi ed un altrettanto brava Lila Kedrova.
Ci sono anche altri bravi attori di contorno di cui non ricordo il nome ma ricordo di averli visti in tanti film e in tv, all’epoca. Di queste storie di Maigret mi piace molto la personalità del commissario, semplice e autorevole, la capacità di capire le persone per quelle che sono e mi piace anche l’ambiente umano, i rapporti tra i poliziotti, le tecniche di indagine e soprattutto mi piace che non è un film violento. L’omicidio di Arlette nella doccia è un omaggio a Hitchcock ma svolto in tono minore, senza tutta quella violenza che ha reso indimenticabile la scena di Psyco tant’è che ogni volta che mi facciola doccia mi ritorna in mente come un riflesso automatico. Potenza del cinema!
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