Regia di Jaco Van Dormael vedi scheda film
La carne al fuoco è soverchia, sebbene le teorie filosofiche in ballo (libero arbitrio, effetto farfalla) siano allettanti.
Le possibili diramazioni del binario dell'esistenza sono illimitate. Ma le uniche scelte su cui c'è libertà di decisione o di azione sono insolvibili – prendere il treno e andare con la mamma oppure non prenderlo e stare col papà? – e tutto il resto è aleatorio e non anticipabile nel suo compiersi, essendo dettato dalla pura casualità del momento. In una prospettiva del genere, vivere ha senso? Sì, perché un senso alle cose non deve per forza provenire dall'alto ma va cercato nell'intimo di se stessi: la vita va presa così come accade. Purtroppo, il denso responso fornito da Jaco Van Dormael alla fine del suo film per bocca dell'ultracentenario protagonista denota confusione – si tratta di un approdo di matrice ottimistica o pessimistica? – e appare incoerente col dispiegamento stesso degli eventi precedenti. La mente del regista di Toto le héros e di L'ottavo giorno elabora visioni di audace potenza onirica (l'auto che si "spezza" in due moto, richiamo alle biforcazioni della linea temporale; il dialogo tra il Nemo moribondo e il Nemo inesistente; la goccia di pioggia che cade sul foglietto), ma la sensatezza logica è spesso un optional, tant'è che il finale con il tempo che indietreggia è ingiustificato. E la carne al fuoco è soverchia, sebbene le teorie filosofiche in ballo (libero arbitrio, effetto farfalla) siano allettanti. Jared Leto si moltiplica e brilla di bravura in ogni "se stesso".
Colonna sonora scritta da Pierre Van Dormael, fratello di Jaco.
Film DISCRETO (6) — Bollino GIALLO
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta