Regia di Jessica Hausner vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Un miracolo Jessica Hausner lo ha compiuto e lo si capisce fin da prima dei titoli di testa della pellicola dove vengono messi in evidenza i riconoscimenti ottenuti sia da parte di organizzazioni laiche che da parte di altre cattoliche.
E d’altronde, quando si avanza in un territorio minato come quello della fede, è sempre difficile riuscire bene e lei ce l’ha fatta, quindi tanto di cappello per lei.
Lourdes è da sempre meta di pellegrinaggi che, oltre la fede, si portano dietro anche diverse speranze ben più concrete (fede o non fede di carne siamo fatti).
Così è per Christine una ragazza affetta da una grave malattia che la obbliga paralizzata a (soprav)vivere sulla sedia a rotelle.
Tra una visita ed una benedizione all’improvviso riesce a muoversi ed alzarsi, le sue prospettive cambiano improvvisamente (l’idea di un futuro diverso), tra lo scetticismo dei medici che non credono nel miracolo e l’invidia di chi avrebbe sperato di ricevere al suo posto il dono della riconquistata salute.
Ed anche lei vive con timidezza, ed un po’ di imbarazzo, la sua ritrovata salute, ma sarà davvero guarita o si tratta solo di un temporaneo miglioramento (come ipotizzano scientificamente i dottori)?
La regista è molto abile nella gestione di un racconto ricco d’insidie che riesce ad evitare, lasciando allo spettatore l’interpretazione dei fatti anche se non è poi così complicato (magari mi sbaglio) capire quale sia la sua reale posizione.
Intanto il dubbio sussiste, intorno ad un ambiente che sa più di commerciale (finamai un premio per il miglior pellegrino dell’anno) che di spirituale, poi ognuno può vederla a suo modo, in fondo le circostanze e le parole (vedi per esempio quelle del sacerdote pronunciate di fronte ai quesiti dei pellegrini) possiedono tranquillamente un doppio significato, valutabile discrezionalmente a seconda delle proprie convinzioni.
Dunque brava la Hausner nella gestione del materiale, ma anche brava nell’affrontare una storia decisamente statica cogliendo bene le sfumature del contesto e concentrandosi anche sui dettagli del contorno con diverse riprese interessanti.
Operazione difficile in sostanza riuscita.
VOTO : 6/7.
Il film è statico, ma riesce comunque a non risultare noiosa, girando con stile e trovando diverse buone sequenze a livello tecnico.
La parte migliore rimane la parte concettuale che riesce a sviscerare molto bene.
VOTO : 6.
Complessivamente sufficiente.
VOTO : 6,5.
Prova convincente in un ruolo non facile.
VOTO : 6.
Sa il fatto suo e non sfigura seppur il suo ruolo non sia granchè.
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