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Lourdes

Regia di Jessica Hausner vedi scheda film

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La recensione su Lourdes

di Peppe Comune
8 stelle

Christine (Sylvie Testud) è una ragazza affetta da sclerosi multipla. Si fa il suo bel viaggio a Lourdes per coltivare la speranza in un miracolo risolutore forse, o probabilmente per vincere la solitudine che la perseguita visto che, come dice lei stessa, quelli ai luoghi di pellegrinaggio sono ormai gli unici viaggi che riesce a fare. Vorrebbe fare "viaggi culturali" ma gli tocca fare la pellegrina seduta sulla sua sedia a rotelle. Una notte Christine si alza e va da sola in bagno. E' un miracolo o un miglioramento temporaneo della sua malattia ?

 

 

"Lourdes" è una garbata escursione in uno degli altari consacrati del culto mariano e senza essere offensiva nei riguardi della sincerità di una professione di fede, Jessica Hausner dissacra elegantemente l'invalsa abitudine a esteriorizzare l'intimità di un percorso spirituale. Attraverso la precisa rappresentazione di diversi tipi d'autore (ci sono gli operatori religiosi che sono i più scettici di tutti, le anziane signore che ciarlano sui miracoli allo stesso modo in cui pettegolano sui fatti altrui, gli uomini e le donne in carrozzella che hanno paura di non essere stati dei buoni cattolici e quindi di aver fatto un viaggio a vuoto), l'autrice ci mostra l'incontro-scontro tra la fede in una religione che ti chiede di credere nell'imprescrutabilità delle vie in cui può manifestarsi un miracolo e di accettare fatalmente la propria condizione esistenziale da un lato, e l'egoistica speranza di trovarsi ai primi posti nella lista dei beneficiari e che l'acqua miracolosa curi per prima le proprie ferite dall'altro lato. E' l'evidenza di questi due sentimenti tra loro antitetici e che albergano insieme in ogni pellegrino a rappresentare la forza del film, a rendere chiaro, tanto l'insensatezza che si nasconde dietro ogni eccessivo formalismo, quanto l'inconsistenza insita nella mera estetizzazione di una fede. Quel santuario deputato all'elevazione spirituale sopra ogni altra cosa rischia di diventare la negazione di ogni buon proposito che intende portare avanti, ovvero, il simulacro di una fede vissuta con altruistica devozione. In effetti sembra di stare in un salotto televisivo, dove la forma conta più della sostanza, il come si appare più del come si è, dove si tende alla spettacolarizzazione casistica dell'evento miracoloso e dove si fanno calcoli del dolore per stilare classifiche di merito e conferire patenti di idonietà per poter ricevere benefici ai pellegrini. Ritengo che la Hausner sia stata brava nel dipingere un quadro d'insieme in cui ciò che ruota attorno al santuario della Madonna di Lourdes (e a tutti i santuari) è visto come un aspetto della più generale crisi di valori della società occidentale dove è più facile investire nei miracoli che credere nella miracolosa rinascita dell'umanesimo. Soprattutto, ha saputo denunciare la mercificazione continuata di una speranza senza mancare di rispetto alla profondità di contenuto di un mistero della fede.

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