Regia di Irvin Kershner vedi scheda film
L'ironia è presente a vagoni e le trovate inedite non stentano ad esplodere.
Uno screzio tra Ian Fleming e Kevin McClory, co-autori del romanzo Thunderball, porta il secondo a far causa legalmente alla Metro-Goldwyn-Mayer per ottenere i diritti di tale opera. Vince la contesa e li utilizza per produrre un'altra pellicola su 007 tratta dal suo libro, che non è però includibile, per ovvie ragioni, nella serie ufficiale. Sceneggiata da Lorenzo Semple Jr e diretta da Irvin Kershner (L'impero colpisce ancora), essa segna il ritorno momentaneo di Sean Connery al ruolo che lo ha lanciato, dopo che in proposito aveva fermamente precisato: "Never again!" (e il titolo scherza proprio su questo rientro di fiamma). Da quanto l'attore se la spassa, sembra che dal suo periodo d'oro non sia trascorso un giorno, e il cast di contorno è apprezzabile: Domino è un'avvenente Kim Basinger, Blofeld è Max von Sydow, e c'è anche il futuro Mr. Bean (Rowan Atkinson). Fra il cattivo di Adolfo Celi e quello di Klaus Maria Brandauer vi è un abisso, però l'ironia è presente a vagoni e le trovate inedite non stentano ad esplodere (la cornea falsificata, la scena di ballo, la partita elettronica). Si sente la mancanza dei classici titoli di testa, ma non della sontuosità delle scenografie. James Bond ha in dotazione una penna stilografica spara-proiettili con la bandiera del Regno Unito. Al botteghino, è stato nemico (anche se non diretto) di Octopussy, uscito lo stesso anno.
Musica scritta da Michel Legrand. La canzone sui titoli di testa, Never Say Never Again, è di Lani Hall.
BUON film (7) — Bollino VERDE
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