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Mai dire mai

Regia di Irvin Kershner vedi scheda film

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La recensione su Mai dire mai

di maso
7 stelle

 

Kevin McLory aveva collaborato con Fleming alla stesura di una sceneggiatura che si supponeva avrebbe dato origine alla serie cinematografica più lunga della storia, quella che ha come protagonista l'agente segreto britannico James Bond 007 con licenza di uccidere, il film però non fu poi realizzato sulla base di quegli scritti e la scelta ricadde sul sesto romanzo intitolato "Dr No" che sembrava avere delle caratteristiche più accattivanti per il film d'esordio di una probabile lunga serie.

La sceneggiatura scritta in comproprietà fra Fleming e McLory fu poi messa su pellicola nel quarto capitolo della serie e intitolata "Thunderball": nel plot sono inseriti alcuni elementi per i quali McLory rivendicò la paternità nel momento in cui i rapporti con Fleming si incrinarono senza possibilità di risanamento;

McLory rivendicava di aver ideato sia l'organizzazione criminale denominata SPECTRE sia il suo capo carismatico Ernest Stavro Blofeld con l'immancabile gatto persiano, dopo molti anni dalla spaccatura dei rapporti con Fleming intentò una causa per ottenere i diritti di realizzazione della sua versione cinematografica di James Bond e l'ebbe vinta ma gli fu concesso di poter realizzare solo un remake di "Thunderball" con la presenza della SPECTRE e il suo diabolico capo ma niente altro: niente gunbarrell sequence, niente motivetto di Monty Norman, niente di tutto ciò che apparteneva di diritto alla EON la casa di produzione storica dei Bond movies e così fu.

"Mai dire mai" uscì nelle sale nel 1983 pochi mesi prima di "Octopussy" il film della serie ufficiale per quella che fu annunciata dalla stampa come la guerra dei Bond, il titolo deriva dall'affermazione di Sean Connery che dopo la partecipazione al pessimo "Diamonds are forever" dichiarò che non avrebbe più interpretato OO7, in un primo momento McLory aveva pensato di ingaggiare George Lazenby per il suo film ma la cosa scemò ben presto quando lo storico primo interprete dell'agente segreto con licenza di uccidere si dimostrò interessato al progetto, questa è in sintesi la genesi dell'unico film non ufficiale dedicato alla figura di James Bond che viene considerato dai fans del personaggio il peggiore mai realizzato ma a mio modo di vedere "Mai dire mai" è molto più piacevole e riuscito di alcuni film prodotti dalla EON.

Il punto di forza del film è la bella spy story che aveva generato "Thunderball" qui riproposta con alcune modifiche formali ma non sostanziali e riammodernata sulla figura di un Bond un pò invecchiato che M, interpretato da un insopportabile Edward Fox, vorrebbe mandare in pensione ma sarà costretto a richiamare per risolvere un gravoso caso di estorsione ai danni del mondo intero che la SPECTRE ha architettato con la sottrazione di due testate nucleari.

Sen Connery è spassosissimo nel ruolo che gli ha dato fama mondiale e lo interpreta molto meglio qui che in "Si vive solo due volte" dove è annoiatissimo ed appesantito e in "Diamonds are forever" dove si diverte ad affondare con l'intero film, la sua caratterizzazione è molto ironica e nonostante siano passati gli anni con addosso il tuxedo è sempre scintillante, cosa che non può dirsi della SPECTRE e di Blofeld interpretato da un anonimo Von Sydow tanto che le scene della riunione fra i membri dell'organizzazione criminale sembrano prese dall'asta di una galleria d'arte, davvero di cattivo gusto se si pensa che l'arcinemesis di Bond e la sua truppa di manigoldi sono nati dalla mente di McLory.

Fantastiche le Bond girls Barbara Carrera perfida e spietata e Kim Basinger di una bellezza sconvolgente e indifesa, così così il Maximilian Largo di Brandauer che riesce comunque ad esprimere lo squilibrio mentale del suo personaggio, ottime scene d'azione e memorabili alcune sequenze spruzzate di irresistibile humor bondiano fra le quali trovo esilarante quella dell'addetto all'ingresso del casinò di Largo con Connery sugli scudi che lo chiude in uno sgabuzzino facendogli credere che il suo porta sigari è una bomba sensibile al movimento del polso.

La sfida al botteghino con "Octopussy" fu persa ma l'attrattiva di rivedere Connery nei panni di OO7 gli fece comunque incassare parecchi quattrini in tutto il mondo oltre a rilanciare la carriera dell'ormai ultracinquantenne attore scozzese che grazie a questa interpretazione rivisse negli anni successivi una seconda giovinezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La colonna sonora

Bella musica dell'immenso Michael Legrand con la canzone "Never say never again" piacevolissima e appropriata per un film di James Bond.

Irvin Kershner

Regia efficacissima che non fa perdere giri ad una sceneggiatura che non concede pause

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