Regia di Victor Fleming vedi scheda film
La colorata favola tratta dall’omonimo romanzo di L. Frank Baum è un’avventura fantastica senza tempo e una delle pellicole più famose e viste di tutti i tempi, che affascina ancora oggi per la realizzazione gustosamente artigianale delle scenografie, per gli effetti speciali all’epoca innovativi e per i personaggi teneri e buffi che accompagnano le avventure della giovane protagonista interpretata dalla squisita bambina prodigio Judy Gardland.
Se la storia della vivace e insoddisfatta Dorothy, che si addormenta durante un uragano sognando di trovarsi in un magico regno popolato da streghe, maghi, spaventapasseri parlanti, uomini di latta e leoni fifoni, in parte potrebbe ricordare quella di Alice nel paese delle meraviglie, è subito evidente che non c’è quella stessa irriverenza sovversiva nella rappresentazione delle vicende e nei messaggi, anzi quella che prevale e che viene ribadita nel finale è in apparenza una morale conservatrice che invoglia ad accontentarsi ed accettare la propria vita, cercando la felicità nella propria casa e dentro di noi, piuttosto che in un immaginario luogo oltre l’arcobaleno. Ad una seconda riflessione però si intuisce anche che si vuole instillare nello spettatore la consapevolezza di poter affrontare la vita ricorrendo ad intelligenza, cuore e coraggio (i tre elementi di cui sono privi rispettivamente lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone), e che ognuno di noi può scoprire già di possedere la chiave per risolvere i propri dubbi (le scarpette rosse).
La narrazione è pervasa da una costante ironia che rende piacevole e leggero il racconto, insieme alle canzoni, alcune a dire il vero anche un po’ sciocche, ma in linea con il carattere da cartone animato e accompagnate da esibizioni semplici e scenografiche.
Grande classico del cinema dei ragazzi, ancora in grado di ammaliare e insegnare.
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