Regia di Cary Fukunaga vedi scheda film
Duro e teso come la lama di un coltello. Un viaggio senza possibile redenzione. Migranti che cercano di risalire dalla più squallida periferia del mondo aggrappandosi ad un altrove impossibile e ad uno strenuo primitivo senso di solidarieta. La recitazione trattenuta, i dialoghi precisi e senza sbavature, la fotografia dai colori densi e ben calibrati, tutto contribuisce a dare alla storia autenticità e forza espressiva. Sin Nombre non è l' apologia di un'umanità violenta, come qualcuno ha scritto, piuttosto e' l'apologia di un'umanità violentata, una cruda e disincantata rappresentazione del suo inestirpabile spirito di resistenza.
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