Regia di Fred Durst vedi scheda film
Interessante, l' opera di Fred Durst, che si permette di raccontarci la storia parallela di due ragazzi, Charlie e Mick, alle prese con un"punto di svolta" nelle proprie vite, ad un passo dalla maturazione: per il primo, si tratta di prendere posizione e agire in modo giusto, superando la paura di venire coinvolto in modo diretto negli eventi della vita; per il secondo-personaggio complesso e affatto bidimensionale- il cambiamento è costituito dalla presa di coscienza di aver "sprecato la sua vita", e stare lentamente scivolando verso l'irrecuperabilità di una vita di sola violenza.
E' nel rapporto tra i due personaggi, distanti per carattere, vita, posizione sociale, a trovarsi il fulcro della storia ed il suo motivo di interresse: lo scontro tra Charlie e Mick, infatti, non è il classico conflitto dove troviamo solo "bianco" e solo "nero" per rappresentare le psicologie dei protagonisti: il delinquente che terrorizza Charlie, e la sua incapacità di prendere posizione, quello che alla fine dovrà affrontare per crescere, non è un superficiale stereotipo, ma un'entità complessa e sfaccettata: la speranza di poter cambiare di Mick è condivisa per un attimo anche dal protagonista, che si schiera in modo imprevedibile proprio con colui che ha generato i suoi timori e conflitti, creando in questo modo un legame insolito tra "vittima e carnefice", e provocando un moto di riflessione molto più profondo ed interessante nello spettatore: come Charlie, anche noi cominciamo a sperare che Mick possa recuperare il tempo perduto, trovare un posto nel mondo, diventare sincero, andare avanti. Ed infine, come Charlie, percepiamo l'inevitabiità di uno scontro crudele, come tutti i riti di passaggio, in cui alcuni si rialzano adulti, ed altri vanno alla deriva per sempre...
Bravi gli attori: Ritter è spontaneo ed efficace, Eisenberg sempre incredibilmente naturale e generoso.
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