Regia di Mark Lee vedi scheda film
C'è un confine sottile che divide lo spirito imprenditoriale dall'avidità.E questo film cerca di descriverlo nella maniera più dettagliata possibile.Australia:oggi.Due amici,brokers di borsa, scommettono su chi tra loro due riuscirà a fare più soldi in tre mesi a partire da un capitale di 50mila dollari.E il film è la cronaca di questa scommessa.Che ognuno dei due cerca di vincere anche arrivando a modi disonesti.Fino a che punto può arrivare l' avidità umana?E'giusto venire meno ai propri principi pur di fare soldi o di vincere questa scommessa?.Sono queste le domande principali che si pone il film.E la risposta,una volta tanto pur nella sua amarezza è di quelle conosolatorie.Si arriva a sacrficare la vita pur di non venir meno ai propri principi.Gesto nobile ma letale.Il film di Lee è un thriller di parola,con un spunto che può ricordare Una poltrona per due di John Landis(che in modo farsesco si chiedeva dove potesse arrivare l'uomo per perseguire i propri principi) e una realizzazione che sembra rifarsi al conterraneo The Bank di qualche anno precedente.Un prodotto professionale,dignitoso ma tendente al piatto con quella fotograafia un po'opaca che fa tanto prodotto televisivo.All'inizio è arduo stargli dietro ma come spesso succede in questo tipo di film la seconda parte è molto più fruibile fino a un finale per certi versi inaspettato....
ha una faccia vagamente alla Dicaprio
mascellone all'americana
anche in The bank.Di grande fascino con la sua bellezza asimmetrica
non memorabile
ok
boh
belloccia
breve apparizione
ok
quasi un cameo
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