Regia di Richard Kelly vedi scheda film
Liberamente ispirato al racconto "Button, Button" di Richard Matheson, questo The Box è il terzo film di uno dei più promettenti e meno fortunati ragisti del cinema contemporaneo, quel Richard Kelly che conquistò il cuore dei cinefili con Donnie Darko e fece precipitare ogni speranza con quel fantastico pasticcio di Southland Tales. Alla sua terza prova, solitamente "quella difficile" si ridimensi
ona, prendendo un soggetto non affatto semplice, ma meno ibrido e sperimentale. Prova la strada del thriller metafisico, del fanta-horror. Adatta il racconto breve di uno degli autori di sci-fi più incisivi, inserendo però quegli elementi che con solo due pellicole è riuscito a rendere suoi marchi di fabbrica, prima di tutto l'ossessione per il tempo e le dimesioni parallele.
Sceglie un cast molto meno banale di quanto si possa aspettare, con una Cameron Diaz e un James Marsden tanto a loro agio nelle commedie quanto in questo film così cupo, senza dimenticare Frank Langella in un ruolo inquietantissimo che non si dimentica. La storia segue la vita di una coppia con bimbo, la cui quotidianità viene alterata da una proposta particolare, quella di premere il bottone di una scatola al fine di ricevere un milione di dollari in contanti, innescando però la morte di una persona sconosciuta. Un plot attraente e stuzzicante, da cui parte poi un diramarsi narrativo assolutamente non banale.
Purtroppo Kelly ha dalla sua un bagaglio culturale e stilistico talmente vasto da rendere ogni sua opera un minestrone a volte davvero difficile da interpretare e digerire. Tra atmosfere lynchiane, rimandi pop, ambientazioni sci-fi vintage, personaggi assurdi, lo spettatore è come al solito disorientato, e si ritrova a vagare alla ricerca di un senso delle cose, e questa volta forse, non era davvero necessario. Il film avrebbe funzionato ugualmente e forse anche meglio senza quella costante visionaria tanto cara a Kelly, che la carica e appesantisce in qualche passaggio, ma che indubbiamente alla fine, riesce a mantenere sempre intatta l'ottima atmosfera che rende così attraente la storia. Ben interpretato e girato, con un ottimo finale, è il più classico dei film del regista, più facilmente apprezzabile ma non per questo meno incisivo delle sue due precedenti pellicole.
criptica e interessante. ricca di tensione
ottimo score.
nulla
Da' l'ennesima personalissima prova. Tanti pregi, diversi difetti, ma almeno è una mano originale e innovativa.
Controllata, intensa, molto credibile. Spegne la sua naturale luminosità per controllare un personaggio forse non propriamente nelle sue corde. Ottima prova.
Conferma essere non solo un bel faccino. Mi è piaciuto.
Inquietantissimo e come al solito dannatamente bravo.
Molto brava.
Buona prova.
Bravo.
Bravo.
Bravo.
Bravo.
Brava.
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