Regia di Richard Kelly vedi scheda film
Inizio abbastanza promettente, ma in seguito le aspettative verranno (purtroppo) in gran parte deluse. Mille dubbi nasceranno spontaneamente su quanto si sta vedendo, su possibili buchi nella sceneggiatura, misteri irrisolti, quesiti intriganti che terranno viva l'attenzione in attesa delle dovute e necessarie spiegazioni. Il problema è che nessuna domanda troverà infine risposta. Ma (forse) è stato meglio così. Infatti, era ormai impossibile riuscire a giustificare in maniera efficace e logica una tale sequenza di assurdità, persino per un film di fantascienza. Avranno abbandonato ogni tentativo in quella che si era rivelata una missione impossibile, non più ad umana portata.
Il messaggio che voleva essere lanciato arriva a destinazione e viene compreso. Ma la modalità con la quale si è scelto di raccontarlo lascia veramente a desiderare. Certe scene mi hanno interdetto. Per non parlare del (non) finale.
Quindi grande delusione nell'essere obbligato a rinunciare a trovare un qualunque filo conduttore che desse un senso a questa storia. Non posso allora promuovere film intricati e complessi che poi falliscono miseramente nel dare la corretta interpretazione, con ogni tassello nella sua giusta collocazione. Così com'è ha il medesimo effetto del risveglio da un sogno sconclusionato.
Norma e Arthur Lewis sono una giovane coppia, sposata, con un figlio piccolo. Un giorno alla porta di casa loro, in un tranquillo quartiere residenziale, bussa uno sconosciuto che consegna una misteriosa scatola di legno con un bottone. L'uomo rivela che, premendo il pulsante sulla scatola, riceveranno un milione di dollari, ma che, alla pressione, qualcuno nel mondo morirà. Norma e Arthur avranno solo 24 ore a disposizione per decidere cosa fare, se premere il pulsante e uccidere uno sconosciuto o rinunciare ai soldi di cui avrebbero bisogno, dopodiché la scatola sarà portata via.
Buona e funzionale. Accompagna bene, senza eccessi.
Gli spettatori si attendono e meritano sempre che la maggior parte degli interrogativi, almeno quelli fondamentali per la comprensione della trama, trovino una loro compiuta argomentazione. Capisco il fascino dell'ignoto e della libera interpretazione, ma occorre non esagerare, soprattutto se a discapito della chiarezza.
Lavoro mediocre che ha sprecato le ottime potenzialità del film.
Non molto convincente la sua Norma Lewis.
Discreta interpretazione nel ruolo di Arthur Lewis. Efficace e credibile.
L'intenso e ambiguo Arlington Steward è il miglior personaggio del film.
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