Regia di Albert Hughes, Allen Hughes vedi scheda film
Futuro prossimo venturo. Eli, pellegrino errante in un mondo devastato e arso dal sole, vaga ramingo nella terra di nessuno. Ascolta Al Green con il suo iPod nonostante la tecnologia sia per sempre scomparsa dalla faccia del pianeta. Capita in un villaggio, finisce nel saloon e scopre che il cattivo di turno cerca un libro magico, il Libro di Eli. Che il nostro eroe farà di tutto per difendere. Presto intuibile la natura del fatidico testo… Codice Genesi rientra nella categoria dei postatomici western filone ascetico, con il protagonista casto e austero come un monaco Zen. Nulla di nuovo sotto il sole (ardente), décor e fotografia dello scenario apocalittico sono curiosamente molto simili al tuttora inedito in Italia The Road (di John Hillcoat, dal romanzo di Cormac McCarthy) mentre i famigerati fratelli Hughes in cabina di regia eccedono nel ralenti, guastando le belle coreografie marziali “disegnate” da semidei come Dan Inosanto e Jeff Imada. Quindi, limiti e sciatterie a pioggia. Tuttavia, se si è un minimo portati verso questo tipo di show, ci si diverte assai. Perché Denzel versione Ken il guerriero è convincente, Gary Oldman cattivo che legge la biografia di Mussolini è grande, e Mila Kunis ha il suo perché. Risvegliate il coatto che è in voi, e correte in sala.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta