Regia di Albert Hughes, Allen Hughes vedi scheda film
L'importanza della lettura.
L’apocalisse post bellica descritta nel lavoro dei fratelli Hughes pesca a piene mani nel ricco immaginario cinematografico, ormai assurto a collettivo, di film sullo stesso argomento, fino al più recente “The Road”, ma senza averne la carica di disperazione e ineluttabilità, virando la storia di un un’umanità sopravvissuta ad una guerra/catastrofe atomica verso il più semplicistico e rassicurante versante action. Il protagonista, Eli/Denzel Washington, è un viaggiatore solitario con un’ipotetica meta e un prezioso libro nello zaino, che usa leggere tutte le sere. Su queste basi si dipana uno scontatissimo viaggio programmatico a tappe, zeppo di pericoli e predoni in agguato che, comunque, il nostro eroe provvede sistematicamente a massacrare, fino all’incontro/scontro con l’antagonista della storia, il ghignante Carnegie/Gary Oldman, che vuole “il” libro tutto per se (nel mondo post-atomico del film i libri, e le persone che sappiano leggerli, sono merce rara). La storia e lo svolgimento cinematografico di Codice genesi non sarebbero neanche pessimi, se non fosse per la strisciante apogesi religiosa insita nella sua struttura, con un messaggio di salvezza affidato ad un profeta in possesso del “Verbo” cartaceo; Eli appare, infatti, un integralista, segue le sue visioni con trasporto parossistico e non si ferma davanti a nulla pur di portare a compimento la sua (santa) missione, convinto che solo il contenuto del libro sia la verità. L’antagonista Carnegie si dimostra, invece, più cinico e consapevole sulle reali possibilità di applicazione delle parole “giuste” contenute nel tomo, che gli darebbero il potere di avvincere a se le persone e di plagiarle (come Eli, appunto), riducendole a propri schiavi. Il finale , virato su ispirazioni Bradburyane (gli uomini libro), dimostra ancora di più la confusione regnante in una sceneggiatura assolutamente priva di inventiva e di una propria visione del racconto.
Post, ma molto post...
Insufficiente, troppo derivativa.
Idem.
Salmodiante.
Cattivo, ormai fa sempre e solo questa parte.
Ininfluente, il suo personaggio poteva anche essere cassato.
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