Regia di Albert Hughes, Allen Hughes vedi scheda film
Affascinante spettacolo con scenografia e fotografia allo stato dell'arte.
Adoro quasi tutti i film di ambientazione post-apocaliptica. Per anni mi sono gustato i deserti, le strade infinite, le corse con strani veicoli modificati, la polvere, il sole, il ghiaccio, i buoni, i cattivi, gli zombi, i palazzi semisepolti nella sabbia, l'oceano infinito, i mutanti. Poi per un po' più niente, forse perchè ci stavamo avvicinando pericolosamente a ciò che può essere un documentario sul probabile futuro e non più un esercizio di fantasia. Quand'ecco, la piacevole sorpresa di "Codice Genesi", con finalmente l'eroe solitario e l'onnipresente deserto. Denzel Washington dà il suo meglio, Gary Oldman riprende a fare il cattivo con consumata abilità, ma le vere ragioni per cui questo film deve essere visto sono due: la scenografia di Gae S. Buckley, insospettabilmente brava perchè nuova a questo genere di film, ma versatilissimo talento in tutti gli aspetti della produzione cinematografica; l'impareggiabile fotografica di Don Burgess, veramente in stato di grazia, anch'egli genio multiforme del cinema statunitense. In questo film scenografia e fotografia vanno a braccetto e ammaliano anche quando il ritmo si infiacchisce un po'. Per il resto, tutto un po' nella norma, ma ben realizzato e godibile.
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