Regia di Jaume Balagueró, Paco Plaza vedi scheda film
Solitamente sono di manica larga con le valutazioni, soprattutto con quelle in stelline. Cerco sempre di valutare un film nella sua completezza analizzando, nel limite delle mie possibilità, gli aspetti tecnici senza farmi condizionare troppo dalla parte emotiva ma a volte mi trovo di fronte a produzioni che mi fanno talmente incazzare da farmi perdere ogni barlume di obiettività. Ebbene "[Rec]2" è giust'appunto uno di questi casi. Sono un fan accanito del primo capitolo firmato Balaguerò e Plaza, ne ho ammirato la semplicità d'idee, le claustrofobiche atmosfere e quell' angoscia costante esasperata dai movimenti di macchina a mano. Avevo profonda curiosità e grandi aspettative per questo sequel per cui poete comprendere l'enorme senso di disagio quando, dopo la prima mezz'ora, mi sono finalmente rassegnato al fatto che stavo assistendo semplicemente alla brutta copia del primo film. Già, perchè "[Rec]2" riparte proprio dove era finito il lungometraggio precedente, è ambientato nel medesimo condominio infestato, riprende esattamente le stesse tecniche di ripresa con piccole ed insignificanti varianti e ripropone la stessa identica serie di situazioni e circostanze che ormai non folgorano più o almeno non lo fanno con la stessa intensità del primo capitolo. L' aggravante peggiore però la troviamo in fase di scrittura ; quello che davvero non riesco a tollerare e quindi perdonare a questa produzione spagnola è il fatto di aver voluto spiegare a tutti i costi le ragioni dell' accaduto, di voler razionalizzare il terrore, di volergli dare un volto ed uno scopo. Errore madornale. La svolta mistico-satanista della trama è un vero e proprio colpo al cuore e fa sprofondare l' intero film nei più abusati clichè del genere. Inutili i colpi di scena ed i giochi di ombre e luci, una volta svelata la natura del male, la pellicola perde il suo fascino, la tensione cala e l' angoscia scompare lasciando spazio ad un fastidioso senso d' insoddisfazione. Affidandomi alla matematica posso affermare che, da un punto prettamente visivo, il film meriterebbe anche le tre stelle ma il concept non può andare oltre la singola. Ecco quindi che mi affido ad una semplice media e chiudo l' opinione.
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