Regia di Kirk Jones vedi scheda film
suo regista con "Nuovo cinema Paradiso", "Stanno tutti bene" registrò un sonoro insuccesso di pubblico,e un atteggiamento tra il deluso e il deprecante da parte dei recensori,che bollarono il film come vecchio,scontatissimo e zeppo di luoghi comuni. Ne producono un remake vent'anni dopo Vittorio Cecchi Gori e Gianni Nunnari,già soci una quindicina di anni fa,con Robert De Niro come protagonista in una storia che vede un uomo in pensione rimasto vedovo da poco,che decide di andare a trovare i figli sparsi per lo Stato,che egli crede felici e realizzati,ma che gli nascondono problemi di vario spessore e portata,e le loro insoddisfazioni. Diretto dall'inglese Kirk Jones,autore di un pugno di commedie, "Everybody's fine" ha suscitato l'entusiasmo di alcuni critici d'oltre Oceano,tanto da spingere qualcuno ad esaltare la prova di De Niro suggerendo di candidarlo all'Oscar:il film,che sconfina spesso nell'elegìaco e narra le pene sommesse di un brav'uomo troppo convinto che le cose abbiano un lato solo,è professionalmente diretto e recitato,da un protagonista che sceglie intelligentemente la chiave del misunderstatement per dipingere un personaggio che fa parte degli uomini comuni,e dal coro degli interpreti che danno vita ai figli,comparendo in realtà brevemente all'interno della pellicola. Però,se si apprezza il tono tutto sommato discreto della regia,si percepisce che la storia vorrebbe ad un certo punto farsi toccante,ma non ci riesce,se non per un pugno di secondi,nella scena del quadro prima della fine del film. Giocato su un ritmo non velocissimo ma tuttavia scorrevole,ha il merito,semmai,di riproporre in un ruolo vero un grande interprete negli ultimi anni troppo spesosi in filmetti utili solo a batter cassa.
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