Regia di Kirk Jones vedi scheda film
Frank Goode (De Niro) è un operaio in pensione che ha passato tutta la vita a rivestire di PVC i cavi elettici per garantire ai suoi quattro figli un futuro dignitoso. Rimasto vedovo e geograficamente lontano dai quattro, vorrebbe averli tutti con sé a tavola ma ognuno di loro trova una scusa per evitare la riunione nella casa avita. Sicché l'uomo, nonostante il suo medico lo abbia sconsigliato, parte per un interminabile viaggio in pullman e in treno tra New York, Chicago, Las Vegas e Denver per andare a trovare quelli che si ostina a chiamare "i miei bambini". La realtà che gli si paventa davanti è però ben diversa da quella che la moglie, finché era in vita, gli raccontava e l'uomo scopre di avere forse riposto troppe aspettative nei suoi figli.
Remake dell'omonimo film diretto da Tornatore, interpretato da Mastroianni e datato 1990, il film ("scritto", si legge nei titoli di testa) di Kirk Jones soffre in parte gli stessi difetti dell'originale: ritmo monocorde, finale telefonato. De Niro è però talmente formidabile da non fare rimpiangere il Marcello nazionale nemmeno per un attimo e la sceneggiatura imbastisce un paio di guizzi che toccano le corde del sentimento in maniera efficace, su un registro complessivamente da commedia.
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