Regia di Werner Herzog vedi scheda film
I trip delle iguane, l'alligatore investito e l'occhio ravvicinato di quello a bordo strada, l'anima danzante dello scagnozzo assassinato a ritmo d'armonica blues, la catatonia finale spalle all'enorme acquario sono il guizzo d'autore di un Herzog francamente irriconoscibile e incomprensibile, se si pensa all'originale a cui si rifà il film in questione. Brad Dourif e Michael Shannon sono volti cari al regista. Cage è stropicciato e strafatto con la solita espressione da pesce lesso. Eva Mendez è presenza che si fa notare e ritroviamo in un paio di sequenze persino il redivivo Val Kilmer, imbolsito. Niente di che, solo un discreto poliziesco dal registro a metà strada tra il dramma personale e la commedia, con la New Orleans post Katrina sullo sfondo. Un'operazione probabilmente servita al maestro bavarese, ormai in parte trapiantato nella Città Degli Angeli, a finanziare i suoi progetti più personali e coraggiosi e a restare in contatto col business che conta.
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