Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Quasi vent'anni dopo l'uscita di un film scandaloso,amato da molti critici,che definitivamente sdoganò un ex regista di film porno divenuto autore di cinema impegnato e specializzato in cult-movies come Abel Ferrara,ne esce un remake firmato da un altro director,che a modo suo è stato considerato importante,soprattutto nei primi anni della sua carriera,e la cosa interessante è magari notare come il tragitto autoriale di Ferrara e Werner Herzog sia inversamente proporzionale,riguardo alla considerazione critica del loro lavoro(e comunque negli ultimi anni,con l'apertura al documentario,per il regista tedesco è nato nuovo apprezzamento)."ll cattivo tenente" versione Herzog è un film che dell'originale prende più che altro lo spunto,un ufficiale di polizia corrotto nell'anima ed il suo tran-tran tra tirate di coca,abusi di potere e azzardi rischiosissimi,ma è opposto sia stilisticamente che nello svilupparsi del soggetto:se Harvey Keitel arrivava fino ad un'agnizione finale che elevava la storia come racconto di una sorta di redenzione e martirio,perchè la Bibbia abbonda in storie di anime poco buone che si salvano spendendosi per una giusta causa fino ad immolarsi,e appunto la storia raccontata da Ferrara,tra sangue che lorda personaggi e immagini,diveniva apologo spirituale,questo di Herzog è altra cosa.Ripulisce la confezione,ma ha tutto un altro senso,usa maggiormente il sarcasmo,soprattutto nel finale,la violenza è meno manifesta,e tra i due interpreti,tutti e due sopra le righe,certo,ma se Keitel rappresentava una discesa nel dolore più atroce e la sua laidezza diveniva una condizione di cui aver pietà,Nicolas Cage,meglio del solito,per carità,ma al massimo rappresenta uno schizzato a cui la sorte benignamente perdona troppe cose. Il film,in sè,non è male, ma è un rifacimento riduttivo di una storia che,invece,incideva a fondo anche in chi solitamente non è avvezzo a metafore dello Spirito.
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