Regia di Jacques Rivette vedi scheda film
Noiosissimo e tristissimo film francese, con protagonista però un italiano, il nostro bravo Castellitto. Al di là della scena iniziale, bellissima, c’è poco da salvare. Poteva essere uno dei corti più belli della storia, è invece un film dimenticabile. C’è sto circo che mette tristezza solo a vederlo, con artisti a livello di spettacolo di condominio, che fa un’ultima tournée (meglio), a cui si aggrega anche Castellitto, per vari motivi. Basta. Una palla? Eh, sì. Il regista è il celeberrimo Rivette, una specie di maestro di cui non si può dire male, non si potrebbe, almeno, ma qua si deve. Eppure negli ultimi anni gli avevo visto Chi lo sa?, Storia di Marie e Julien, La duchessa di Langeais (con un mostruoso Depardieu jr., di una bravura scandalosa, di molto superiore al genitore, pure grande attore); erano tutti film che avevo trovato molto carini. Qua invece l’unico dubbio è: 3 o 4? Interessante il titolista italiano: stavolta l’originale era 36 vues du pic Saint-Loup, e dunque il titolo italiano, da dove salta fuori? Boh.
Ha fatto di meglio, direi
Brava
Sprecato
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