Regia di Tom Ford vedi scheda film
Film raffinato, formalmente perfetto, racconta la storia di un professore, reduce da una storia d’amore gay durata 16 anni, in preda a uno sconforto totale, ma…. E non si aggiunge altro.
Se 1) non ci fosse Colin Firth, straordinario; 2) non fosse stato scritto così tanto bene; 3) non ci fossero delle musiche così belle; 4) la regia non fosse così valida…. Ecco, allora avremmo probabilmente un filmaccio noioso che non interessa nessuno.
Per fortuna il protagonista è maestoso, il film vola, le musiche del polacco Korzeniowski ma soprattutto del grandissimo Umebayashi (sti cavoli di orientali, sono dei geni in questo) sono una vera colonna (sonora) per il film, e la regia sfiora la perfezione di un trattato su come si dirige bene un film (Tom Ford, all’esordio , alla faccia, era tempo fa lo stilista di Gucci, ed è in definitiva uno stilista). Per me, siamo sull’8 , anche se certa critica ha avuto un po’ la puzza sotto al naso. Più entusiasta il pubblico, per un film dove il protagonista è stato nominato all’Oscar (battuto da Jeff Bridges per Crazy Heart, che non ho visto), mentre il film ha concorso a Venezia (battuto da Lebanon, che non ho visto), dove Colin ha vinto facile per il migliore attore. Anche qua, costi minimi, ampiamente superati dagli incassi, che rimangono però a livello di cinema d’essai.
Fantastica, raramente così bella
Beh, esordio col botto, complimenti
Stratosferico
Brava
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