Regia di Tom Ford vedi scheda film
Un giorno nella vita,particolarmente importante,del professor George Falconer,englishman in California, anno di grazia 1962,in piena crisi dei missili cubani:ma lui è altrove, c'è fisicamente,ma è a pezzi, il suo compagno è appena deceduto in un incidente stradale,e così mr.Falconer ha deciso di farla finita per sempre. Esordio alla regia per lo stilista Tom Ford,che porta sullo schermo ,quarantacinque anni dopo la sua uscita,il romanzo omonimo di Christopher Isherwood:vincitore della coppa Volpi a Venezia l'anno scorso,per Colin Firth,il quale fornisce onestamente un'interpretazione di gran densità e classe, il film ci ha messo un pò ad uscire al cinema,distribuito forse troppo in ritardo. Raccogliendo,però, molte buone recensioni ed attenzioni. Girato con una cura del dettaglio notevole,ed un ottimo senso dell'inquadratura, è un malinconicissimo,sottilmente triste, inno alla vita,nonostante la ricerca della morte da parte del protagonista per quasi tutto il film:in ventiquattro ore Falconer soffre,incontra nuovi possibili amori,si perde nei ricordi,si scontra con la vicina di casa alcoolizzata che lo ha sempre amato,e balla con lei,fino ad una presa di coscienza conclusiva che devia dagli intenti,salvo incontrare,per beffa della sorte,la nera signora che guardava con malignità,diceva una canzone di Roberto Vecchioni. "A single man" è un'opera prima elegante,con un passo piano ma convincente,che vive di sensazioni e di ottime prove d'attore:peccato ci siano troppe glamourizzazioni (la scena sulla montagna rocciosa ricalca antichi spot Armani...),e che per forza di cose ,trattandosi di una persona che vive in un ambiente dove si esalta la bellezza sopra ogni altra cosa,l'esteta Ford emerga anche troppo,visto che non c'è un personaggio di aspetto mediocre o brutto.Ma sono solo considerazioni da fare,recensendo un lungometraggio che trasmette infine un forte attaccamento al vivere,nonostante ogni dolore.
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