Regia di Tom Ford vedi scheda film
America 1962. Il mondo guarda con apprensione ai missili sovietici stanziati a Cuba, il professor Falconer è alle prese con la difficile elaborazione di un lutto: il proprio compagno muore in un incidente stradale dopo una storia lunga sedici anni. Girato in maniera stilisticamente perfetta con un commento musicale che si fonde magistralmente con l’immagine, A single man è un film di sostanza. Tom Ford non eccede in manierismi e racconta con lucida malinconia la sofferenza della perdita. E’ un film giocato sui contrasti felicità / dolore, amore / vuoto esistenziale, il tutto filtrato da un manipolo di personaggi che sono l’uno lo specchio dell’altro. Ogni personaggio che ruota intorno a Falconer è una parte di se stesso: lo studente Kenny è la sua gioventù, l’amica Charley il suo corrispondente femminile, Carlos ha lasciato Madrid per L.A. così come Falconer lasciò Londra. Personaggi animati da una sensibilità di fondo che permea la pellicola di umanità senza mai scadere nella retorica. Il film ha continui balzi temporali e una ricorrente scena onirica subacquea rimanda all’insuperata sequenza dell’ Atalante di Vigo. Colin Firth si conferma attore di notevole spessore.
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