Regia di Tom Ford vedi scheda film
Mai esordio dietro la macchina da presa da parte di qualcuno che ha eccelso in altre arti è stato più felice... Tom Ford ci regala una regia precisa, attenta ai particolari, molto british style e con un ritmo alquanto costante: mai un cedimento, mai una scelta casuale, tutto è funzionale... Rischiava di annoiare nel raccontare il lento scorrere di quest'ultima giornata ma invece si ha la sensazione di aver voluto vedere di più, di aver voluto qualche scena in più con la Moore o con la bambina dal colore degli occhi intonati con quello del vestito e del nastrino per capelli... Vorremmo aver voluto sapere di più su Potter, sulla sessualità e sul perchè ricerca così assiduamente il contatto con il suo professore... Vorrei aver voluto sapere il perchè il tono è così fatalista ("il nostro futuro è la morte" e poco importa se arriva con modi diversi da quelli che ci prospettiamo) oppure perchè l'ossessione del passato è così determinante ("il passato è il mio futuro", proclama la Moore)... Ma basta il ritorno del bacio d'apertura nel finale (anche se a parti invertite) a dissipare ogni domanda o il bagno "rigenerante" nell'acqua, come se fosse liquido amniotico, ritorno alla vita, a farmi dire che siamo di fronte ad un regista di cui sentiremo parlare spesso in futuro... E che dire poi delle splendide musiche e del guardaroba così flemmatico e al contempo glamour sfoggiato da Colin Firth, rigorosamente griffato Ford? Ed è già un must la sigaretta rosa fumata dalla Moore.... Davvero un piccolo gioiello, da vedere
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