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A Single Man

Regia di Tom Ford vedi scheda film

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La recensione su A Single Man

di ElsaGreer
10 stelle

 

Guardare questo film è più vivere emozioni in totale simbiosi col protagonista, George Falconer (Colin Firth nella sua interpretazione più sentita), professore di letteratura che ha recentemente perso il suo compagno, Jim (Mattew Goode). 
"A single man" è tratto dal romanzo "Un uomo solo" di Christopher Isherwood e racconta un giorno di vita del professor Falconer. Tom Ford ne acquista i diritti nel 2007, quando nel pieno della sua maturità emotiva rilegge questo splendido libro e decide di scriverne la sceneggiatura. Esordio alla regia di un artista, stilista, cresciuto nelle atmosfere dello Studio 54 di New York, ispirato dalla conoscenza e frequentazione di Andy Warhol e tutte le personalità artistiche di spicco degli anni '80. Un uomo che cresce nel mondo del Design e della Moda fino a creare il proprio marchio nel 2005, uno stilista attento e ricercato, dotato di altissimo senso estetico. Estetica riportata anche nel film, focalizzata sui dettagli, su piccole inquadrature, sui colori vividi del mondo che circonda George contrapposti al grigiore del protagonista, un uomo che si sente spento, solo, demotivato, morto. Una scelta cromatica che mi ha stupita, delicata, forse insolita e inaspettata se si pensa al regista come stilista, ma enfatizza bene e sottolinea il sentire di George, una comunicazione non verbale riuscitissima. Mi ricorda quasi Guido Reni nelle sue opere dalle tonalità argentee e alle sfumature delicate e aggraziate dei rosa, quando sul viso di George affiorano delicati e sfumati i piccoli sentimenti che prova nell'arco della sua giornata, colorando il suo viso come un bambino che arrossisce per la prima volta...Racchiude purezza, tenerezza, dolcezza, sincerità di un uomo in mezzo a un mondo che non sente più appartenergli: - "Se ci aspetta un mondo senza sentimenti Grant, allora non è il mondo in cui voglio vivere" - pronuncia George a un collega, guardando come un alieno alla vita scomposta, frenetica che lo circonda. E' un film intriso di messaggi forti e positivi, drammatici e dolci. E' un crescendo di toni lungo l'arco della narrazione, ma sempre pacati, anche quando Ford stringe sui dettagli colorati delle persone intorno a George. La sua miglior amica Charlotte, ad esempio, interpretata dalla strepitosa Julianne Moore, è un personaggio dipinto da colori accesi, quanto la personalità vivace, seppur drammatica, della donna. E' la bellezza dei sentimenti puri che trionfa e mette in secondo piano il lato estetico. Un'inaspettata, pacata grazia che non ci si aspetta, crea empatia, riporta alla purezza dell'amore. Colin Firth recita in sottrazione, misurato nelle reazioni, eppure così emozionante. Un film che amo, che consiglio. Un inno alla sincerità dei sentimenti, dell'amore.

 

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