Regia di Steve Carver vedi scheda film
McQuade, Texas ranger, si mette contro Wilkes, potente malavitoso e trafficante d’armi. Wilkes in tutta risposta fa rapire la figlioletta di McQuade, che parte al contrattacco insieme a due fidati aiutanti.
La storia è di una semplicità tremenda, ma risulta comunque innegabile la sua compattezza, che va di pari passo tra i pochi pregi di questo lavoro con il fascino burbero del protagonista. Chuck Norris, naturalmente, che veste qui per la prima volta i panni di un Texas ranger con il pallino della Giustizia con la maiuscola: per quanto non sia tra le sue pellicole più note (ma più per merito degli altri titoli che per demerito di questa), Una magnum per McQuade è comunque memorabile per aver gettato in qualche modo il seme per le future fortune di Walker Texas ranger, il telefilm che impegnerà l’attore dal 1993 al 2001 rinnovandone la popolarità a livello mondiale. Ritmo alto, buoni sentimenti, più proiettili che calci volanti (ma non mancano le rinomate esecuzioni di colpi di arti marziali, sarebbe folle privarsene con Chuck Norris al comando); il tutto orientato, nella sceneggiatura di B. J. Nelson e H. Kaye Dyal, verso un prevedibilmente malinconico lieto fine, raggiunto comunque attraverso una vera e propria strage. Altri interpreti: David Carradine e Barbara Carrera, incisivi al punto giusto, e ancora Leon Isaac Kennedy, Robert Beltran, L. Q. Jones, Sharon Farrell e Dana Kimmell. Le musiche, discreto lavoro, sono di Francesco De Masi. 4/10.
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