Regia di Claudio Noce vedi scheda film
Realizzata con il contributo del ministero dei beni culturali, questa è l'opera prima del regista Claudio Noce, presentata a Venezia nel 2009 nel corso della settimana internazionale della critica. Scritta dal regista e da Diego Ribon, Heidrun Schleef ed Elisa Amoruso, è la storia di un'amicizia virile tutt'altro che scontata fra due protagonisti dalle mille differenze e dalla comune, malinconica ed affranta solitudine, prodotto di un passato per entrambi doloroso. Se Teodoro è romano e Aman di origine somala, il vero romano è però il secondo, inserito nella metropoli, padrone degli slang giovanili, al passo con i sogni della sua generazione (vuole diventare ricco vendendo auto, ovvero uno dei principali simboli del benessere economico); Teodoro è invece spaesato ovunque, tranne che sul suo divano. Il primo ha quarant'anni circa, il secondo la metà e quando per sbaglio qualcuno li crede padre e figlio i due non smentiscono l'equivoco, anzi ne ridono fra loro. Non è una storia a lieto fine, questa, e lo si intuisce da subito. Brava la coppia di interpreti centrali del film, il giovane Said Sabrie ed un Valerio Mastandrea di cui va apprezzato anche il coraggio, con un ormai nome affermato come il suo, di mettersi ancora in gioco con registi esordienti e storie complicate come quella di questo film, vestendo peraltro spesso i panni del perdente e conscio di esserlo (Chi nasce tondo..., Non pensarci). Se la trama ha buoni spunti, però, interviene spesso a sminuirli o addirittura a disperderli la messa in scena minimale ed autocompiaciuta, tipica del videoclip, da cui Noce d'altronde proviene. Una frequenza di primi piani quasi fastidiosa si accompagna alla ridondante sfocatura dello sfondo, completandosi nel montaggio spezzettato e nella narrazione della voce fuori campo di Aman: il risultato vorrebbe essere un film 'giovane' (scattante, curioso, attraente), ma assomiglia piuttosto ad un film pretenzioso e non del tutto riuscito. 5/10.
Roma. Aman ha vent'anni, è nato in Somalia ma è cresciuto nella capitale; una notte incontra per caso Teodoro, ex pugile sui quaranta che frequenta giri poco raccomandabili. Ma il ragazzino ha la testa a posto e l'amicizia con Teodoro gioverà ad entrambi.
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