Regia di Claudio Noce vedi scheda film
"La nuit", canzone di Adamo, e l'insonnia dei due protagonisti sono il simbolo di un periodo buio che il nostro paese attraversa: cosa può offrire il mondo odierno a un giovane immigrato? Neppure uno straccio di speranza. Il film ci presenta una capitale ostile dove anche i borgatari sono pronti a diffidare del diverso.
Un presente buio buio quello di Aman, giovane somalo che sopravvive grazie ad alcuni lavoretti a Roma, perso nelle strade della capitale.Il problema dice "è avercelo un sogno";lui ormai da tempo dorme solo due ore per notte.Ciononostante si rifiuta di partire per altri paesi (come il suo amico Said che va a Londra) e farsi sfruttare. Una notte sulla terrazza condominiale conosce un uomo (Teodoro) che abita nel suo palazzo che si offre di aiutarlo misteriosamente; Aman scoprirà cosa nasconde il passato di Teodoro...
Molto bella.
Nonostante il lodevole proposito di neorealismo il film lascia un po' a desiderare riguardo alla sceneggiatura; ci sono flessioni di ritmo, troppi momenti "on the road" che spezzano l'andamento di per sé lento della pellicola.
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