Regia di Anthony Dawson (Antonio Margheriti) vedi scheda film
La Terra è minacciata dall'arrivo di un aggressivo pianeta misterioso; ogni sforzo per respingere l'invasore alieno è vano, fino a che uno scienziato - che nessuno aveva voluto ascoltare - ha l'idea decisiva.
Seconda regia per Antonio Margheriti, secondo film di fantascienza dopo Space men, uscito l'anno precedente. Il regista, che si firma con lo pseudonimo Anthony Dawson, sceglie una strada davvero complicata per farsi le ossa dietro la macchina da presa: sia per il genere, di derivazione americana e non troppo popolare (ma comunque accattivante) nel Belpaese, sia per quanto riguarda la non facile messa in scena, tecnicamente parlando, di scenari spaziali e battaglie fra astronavi nel cosmo. C'è tanto di bizzarro-avveniristico, così come si sprecano i modellini inquadrati da vicino per simulare navicelle e ambientazioni siderali; gli effetti speciali sono la parte più misera di tutta l'opera e ne vanificano senz'altro la portata. Però Margheriti sa il fatto suo: la storia tiene e, nei limiti del possibile, si lascia seguire senza grandi strappi; la sceneggiatura è attribuita a un certo Vassilij Petrov, che una rapida ricerca in rete svela essere il nome d'arte qui scelto da Ennio De Concini, evidentemente timoroso di essere scoperto coinvolto in una simile operazione alimentare piuttosto sgangherata. Fra gli interpreti: Claude Rains, Umberto Orsini, Renzo Palmer, Bill Carter e il giovanissimo Giuliano Gemma, in una delle sue primissime apparizioni sul grande schermo. 2,5/10.
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