Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
'La prima cosa bella' che abbiamo ricevuto dalla vita, subito dopo la nostra stessa esistenza, è stata colei che ci ha tenuto in grembo e poi partorito, la nostra MAMMA. In questo senso 'la prima cosa bella' è titolo più che azzeccato per il soggetto cinematografico di questo film. Una madre bella e prorompente, allegra, estrosamente vitale, sino al punto di essere ingombrante. Anna Nigiotti coniugata Michelucci è la mamma. Interpretata magnificamente all'attualità da Stefania Sandrelli, che nel rappresentare una mamma 'avanti negli anni' da il meglio di se nel ritrarre una donna dall'amore avvolgente, spensierato e tautologicamente concepito sull'equazione mamma=amore. La malattia terminale della stessa, mai pietosa, ma dignitosamente rappresentata seppur le difficoltà quotidiane, sarà la circostanza per ricongiungersi ai suoi due figli Valeria e Bruno, che oltre a comprendere con la maturità della loro età segreti familiari, avranno modo di ricordare l'infanzia e la convivenza con la madre e gli episodi belli di allegrezza, vitalità, coraggio, gli incontri fortuiti più o meno brillanti, le amicizie e i litigi, sino alla definitiva separazione da una madre mai completamente compresa, prorompente e ingombrante, ma che ha amato tanto e che molti, o forse tutti, amavano. Mamma Anna è interpretata nella giovane età da Micaela Ramazzotti, che oltre che per la bellezza, rincorre un pò il personaggio, che invece viene meglio identificato con la Sandrelli, nell'età della maturità. Insomma un film che non mira a far ridere, ma far riflettere, a rappresentarci gli odori e le immagini della nostra infanzia, sino a farla rielaborare oggi con l'età adulta. Un film che fa un effetto maggiore sul subconscio, molto più di quello che lo spettatore superficiale riesce a distinguere e percepire. Un bel film, diretto, girato e interpretato bene. Uno spicchio di vita italiana tra gli anni '70 e '80 nel quale ci siamo noi e ci rivediamo. Film da non perdere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta