Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
VOTO : 6/7.
“La prima cosa bella” di Virzì, ha tutto (o forse sarebbe meglio dire tanto) per piacere ed infatti è, a oggi, il più significativo successo di pubblico del regista toscano, nonostante, almeno a mio modo di vedere, non rientri tra i suoi tre film migliori (“Ovosodo”, “Tutta la vita davanti” e “Baci e abbracci”).
La storia ruota attorno alla vita di una famiglia alternando costantemente i ricordi del tumultuoso passato all’incerto presente; protagonisti assoluti la madre, un po’ sempliciotta e ingenua, ma anche forte e determinata, e il figlio maggiore che fatica a levarsi il disagio di un’adolescenza, e una maturazione, complicata e non ancora del tutto completata.
La donna è ormai malata terminale e la famiglia si riunirà, con diverse sorprese, per trascorrere insieme gli ultimi giorni della sua vita.
La vicenda scorre in maniera fluida alternando i ricordi, all’evoluzione del presente; forse i salti temporali sono un po’ troppi e nel contempo brevi, ma gli ambienti, e le situazioni (tante e anche per questo un po’ tutti da qualcosa si sentono particolarmente toccati), sono gestiti con una buona abilità e un certo coinvolgimento non manca.
Poi questo diviene man mano maggiore, fino a tracimare negli ultimi trenta minuti, dove l’emozione sale in cattedra e risulta tremendamente difficile rimanere distanti dall’evoluzione della trama che, in generale, punta molto sull’accumulo, senza scandagliare diverse componenti.
Sui personaggi devo dire che mi ha convinto molto quello dell’accoppiata Ramazzotti-Sandrelli, che sa di vero, imperfetto, ma vitale fino all’ultimo sospiro.
Un po’ meno convincente il secondo personaggio cardine, ovvero il Bruno, interpretato dal sempre abile Mastandrea (nei panni dell’uomo problematico è sempre molto credibile), che probabilmente non ha tutte le sfumature che poteva avere.
Insomma nel complesso è un discreto/buon film che in altri periodi (o visti i tempi ormai trapassati, sarebbe meglio denominare “ere”) sarebbe risultato abbastanza anonimo, ma oggi ha un profumo completamente diverso.
Certo che come candidato agli Oscar 2011 mi pare alquanto deboluccio, ma nel contempo risulta valido per emozionarsi e godere di una visione mediamente ispirata e completata da alcuni momenti molto belli e genuinamente intensi.
Forse un po’ furbetto, ma mi piace credere nella buona fede di Virzì e direi che un giudizio positivo, ma non entusiastico, ci sta tutto.
VOTO : 6/7.
Forse esagera con i salti temporali, forse è un pò furbo, ma è riuscito anche a confezionare un prodotto in grado di coinvolgere senza essere melenso.
VOTO : 6,5.
Per fortuna ogni tanto (raramente) qualcuno si ricorda di lui non solo quando le mire sono basse.
Devo dire che come sempre è bravo, soprattutto quando deve fare lo sbandato (anche se poi riesce anche a essere simpatico) anche se il suo personaggio non è proprio sviscerato benissimo.
VOTO : 6,5.
Il ruolo le da risalto, ma lei, oltre che bella, dimostra di avere, se non altro, forza d'animo e volontà da vendere, come il suo personaggio.
VOTO : 6,5.
Si avvale di un buon personaggio che le si presta bene.
VOTO : 6++.
Ordinata, abile e arruolata.
VOTO : 6+.
Simpatico.
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