Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Passo indietro del regista livornese: ad un anno di distanza da quello che reputo sinora il suo film migliore - 'Tutta la vita davanti', che raccontava con freschezza il mondo dei precari - pur divertendo, mi convince a metà con questa operazione nostalgia. La narrazione è forse sin troppo spedita ed in alcuni casi i dialoghi, urlati come in film di Muccino, sono incomprensibili. La sceneggiatura che, fino a tre quarti dell'opera era ben costruita tra continui salti avanti e indietro nel tempo, nel finale, quando il personaggio interpretato da Stefania Sandrelli sta per morire, Virzì e i suoi sceneggiatori optano per una soluzione che non mi soddisfa ed il film non evita le trappole di un facile sentimentalismo. Per quanto riguarda invece gli attori, ho trovato molto bravi Valerio Mastandrea e Claudia Pandolfi, un fratello e una sorella molto credibili, deludente la Sandrelli, inacapace di controllare la sua gigioneria e la Ramazzotti, ormai racchiusa nel personaggio della madre incosciente e infedele ma, tutto sommato, di buon cuore, che ricalcando di pari passo quello interpretato nel film precedente, non fa nulla per essere memorabile. Voto: 7.
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