Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
VOTO : 7,5.
Remake aggiornato in territorio americano di un film danese di Susanne Bier (che mi prometto di recuperare quanto prima) ricco di significati e risvolti diretto con mestiere ed interpretato in maniera decisamente intensa.
Bella famigliola media americana, lui marines (Tobey Maguire) , e per questo ancora più stimato, sposato con una donna (Natalie Portman) splendida che lo adora e con due figlie piccole.
Poi c’è il fratello (Jake Gyllenhall) di lui, fatto di tutt’altra pasta ed appena uscito di prigione, mentre loro padre (Sam Shepard), reduce del Vietnam, ha occhi solo per il figlio migliore.
La guerra in Afghanistan richiama il soldato al fronte e, dopo un conflitto a fuoco, sarà creduto morto dai familiari, ma in realtà fatto prigioniero.
A casa il lutto viene lentamente rielaborato creando legami diversi ed insospettabili (cuciti con tatto in una costante crescita), ma quando il militare verrà liberato e tornerà a casa, tutto sarà tremendamente diverso, un po’ per le atrocità subite ed inflitte, un po’ perché nota subito che qualcosa è diverso.
Così, tra un segreto che lo rode ed un dubbio che sa di certezza, la vita normale non può che essere un lontano miraggio.
Mancandomi l’originale ripongo fiducia alle schede lette per cui questo film gli sarebbe molto fedele, e “semplicemente” adattato a tempi e luoghi diversi.
La storia è ricca di sfumature, la sceneggiatura densissima di movimenti emotivi, con stati d’animo in continua mutazione e rapporti interpersonali (moglie-marito, fratello-fratello, padre-figlio, etc.) che rapiscono l’attenzione.
Un gran bel cast, seppur con qualche dubbio in alcuni frangenti, compie un lavoro molto convincente, sotto una direzione esperta che sa tirare fuori le sensazioni in maniera profonda dai suoi personaggi (come già il regista aveva dimostrato in diversi lavori precedenti).
Senza dubbio un film importante che dovrebbe, innanzitutto, far riflettere e che, al contempo, è costruito molto bene, mantenendosi credibile lungo tutto il percorso che conduce ai venti minuti finali che tolgono letteralmente il fiato.
Emotivamente sconvolgente, un cinema attuale, e purtroppo anche reale.
VOTO : 7,5.
Dirige bene gli attori e scandaglia egregiamente una storia dal forte impatto emotivo, mantenendo un profilo compatto senza commettere errori.
VOTO : 6/7.
Convincente in un ruolo ben scritto, dove può far emergere diverse sue peculiarità.
VOTO : 7++.
Prova molto matura.
Intensa, ma anche disinvolta, mai banale, semplicemente si impossessa completamente del suo personaggio.
VOTO : 6/7.
Peccato per alcune espressioni da pesce lesso, rimasugli di altre prove ma proprie di contesti molto diversi.
Peccato perchè in alcuni momenti tira fuori gli artigli, valorizzando un personaggio con diverse sfaccettature, dimostrando di poter uscire dal ruolo che lo ha ad oggi condizionato.
VOTO : 6,5.
Prova sicura, abbastanza nella norma, ma efficace.
VOTO : S.V.
Parte minuscola.
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