Regia di Jim Sheridan vedi scheda film
Lasciati gli Stati Uniti per una missione di guerra in Afghanistan, il maggiore Sam Cahill (Maguire) viene catturato dai talebani, imprigionato e costretto a uccidere un suo connazionale a sprangate. Dato per morto in patria (l'elicottero sul quale viaggiava è precipitato), al suo ritorno a casa Sam non è più lo stesso: il senso di colpa lo divora, è accecato dalla gelosia per la moglie (Portman), e cova rabbia verso lo scapestrato fratello (Gyllenhall), che se ne è preso cura e al quale le bambine di Sam si sono molto affezionate.
Remake di un film della danese Susanne Bier, Brode, uscito in Italia con l'infelice titolo Non desiderare la donna d'altri, Brothers si attiene pedissequamente all'originale, a conferma del fatto che Jim Sheridan da anni è a corto di idee. Nonostante ciò, va dato merito al regista di avere diretto in maniera impeccabile gli attori (le due bambine sono impressionanti per bravura ma anche per quanto sono brutte) e di non aver ceduto alla melensaggine, come da canoniche attese del pubblico americano.
Alla stregua dell'originale, il film è centrato su un complesso confronto tra un uomo ritenuto esemplare che si trasforma ripetutamente in una belva e un semi-alcolizzato capace di un'umanità e di una correttezza esemplari, con un monito lampante sull'assurdità della guerra.
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