Regia di Lone Scherfig vedi scheda film
Che strana impressione può fare leggere le recensioni altrui su uno stesso film: questo "An education" viene trattato benissimo dalla critica americana (su Metacritic raggiunge addirittura 85/100 di media), mentre qui su Film tv sembrano quasi tutti delusi. In medio stat virtus? In ogni caso, a me non è parso certo un film da buttare, con una regia della danese Lone Scherfig che riesce a infondere una buona dose di vitalità al copione dello scrittore britannico Nick Hornby sul passaggio dall'adolescenza ad una visione più matura della vita per una ragazza londinese degli anni Sessanta che accetta di essere corteggiata da un uomo molto più grande di lei, prima di prendere la classica fregatura che le fara' spalancare gli occhi. Alcuni accusano il film di essere ambiguo e troppo permissivo, ma a me sembra più che altro che Hornby rilegga con disincanto i primi anni Sessanta e i loro fermenti libertari. La rievocazione ambientale è molto curata, il ritmo è vivace soprattutto nella prima parte, gli attori sono quasi tutti in ottima forma. Carey Mulligan è brava quasi allo stesso modo che in "Shame" di Steve MCQueen, tanto da meritarsi una nomination all'Oscar pur essendo un volto nuovo; fra i comprimari un ottimo Alfred Molina nella parte del padre, una Emma Thompson sempre di classe nel ruolo della preside, e un Peter Sarsgaard un po' troppo americano per la parte del bellimbusto. Anche se la parte finale evidenzia un calo comunque innegabile, questo "An education" è qualcosa di più del solito romanzetto di formazione "coming of age", come lo chiamano gli americani. È un'opera che guarda al passato per dirci qualcosa anche del presente, e lo fa garantendo comunque uno spettacolo ammaliante e non troppo superficiale.
Voto 7/10
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Avevo recensito questo film nel febbraio 2010 per Mymovies, dove ancora si trova e l'avevo poi copiata e incollata sul mio blog, dove sono andata a rileggerla, ricordando che anche a me il film era parso buono per ragioni non molto dissimili dalle tue. Avevo particolarmente apprezzato l'analisi psicologica sottile delle difficoltà di crescere, uscendo dall'adolescenza.
Grazie del commento Laulilla... sarei molto curioso di leggere la tua recensione su questo film, da quanto ho capito ci ritroviamo nel parere abbastanza positivo
Se vuoi leggerlo, questo è l'URL:
https://laulilla.wordpress.com/2010/02/10/2644/
Fammi sapere che ne pensi. A me il film era piaciuto parecchio! Grazie di avermelo ricordato.
Ho letto la tua recensione: è scritta molto bene e delinea efficacemente il conflitto fra gli adulti e la giovane ragazza che vorrebbe accedere rapidamente a una vita diversa ma che poi avrà una cocente delusione. Grazie per avermela segnalata. Ciao
io non l'ho visto affatto come un romanzetto di formazione , anzi ; proprio per questo non mi ha convinta del tutto.
Il romanzo da cui è tratto è uno dei pochi scritti di Hornby che non ho ancora letto e presto lo leggerò ; nei suoi romanzi solitamente ho apprezzato il modo apparentemente leggero di affrontare argomenti spinosi senza mai eccedere nei facili sntimentalismi ma con una profondità d'indagine incredibile ; su tutti Non buttiamoci giù , per me inarrivabile nel raccontare sentimenti diversissimi e appunto argomenti davvero molto complessi ; mentre leggevo riuscivo davvero ridere e piangere come non mi capita spesso con un romanzo.
Forse dico una stupidaggine... mi da la sensazione di leggere un testo classico e modernissimo allo stesso tempo ... non so se mi spiego ...
Ciao Dolly ringrazio anche te... ho letto la tua recensione e non la pensiamo troppo diversamente... del resto anch'io ho rilevato alcuni difetti soprattutto nella parte finale. La sceneggiatura di Hornby è stata anche pubblicata in Italia dall'editrice Guanda ed è ispirata ad un articolo della giornalista Lynn Barber. Anch'io ho letto Non buttiamoci giù di Hornby, l'unico fra i suoi romanzi che ho letto... ti dirò Hornby ha una scrittura fortemente connotata che colpisce il lettore... anche se in quel romanzo forse tende a strafare, con i diversi narratori che si alternano continuamente e una trama che dopo un po' perde interesse... certo molto meglio del film che ne hanno tratto, mediocre, ma ho il sospetto che libri come Febbre a 90 o Alta fedeltà siano più interessanti...
...sotto un certo punto di vista sicuramente più interessanti o meglio , secondo me più accattivanti ; sia per il contesto sociale sia per le storie forse più vicine a molti di noi ; però emotivamente Non buttiamoci giù mi è rimasto nel cuore e tutto sommato quel modo di alternare le versioni dei protagonjsti mi è piaciuto molto; pensa che l'ho riletto in occasione dell'uscita del film che poi però non ho visto perchè ...così a pelle ..e solo vedendo il trailer, . ho avuto la sensazione che avrebbe rovinato malamente quella storia che tanto avevo apprezzaato ;) si tratta di personaggi descritti in un modo che ancor più del solito ogni lettore vede a modo suo ... troppo rischioso ..
Il film non è un granché ma secondo me non è quel disastro che molti hanno detto. Certo Alta fedeltà è proprio un'altra cosa... il libro è molto interessante ma nel complesso non mi ha entusiasmato... Hornby ha una scrittura esuberante dove traspare la sua notevole cultura soprattutto in campo letterario e musicale. Tuttavia secondo me dopo un po' arranca, ma credo che se avesse curato lui la sceneggiatura sarebbe venuto molto meglio il film.
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