Regia di Lone Scherfig vedi scheda film
Se non posso dire "E' nata una stella" è solo perchè di Carey Mulligan non avevo avuto ancora notizie (il suo troppo breve passaggio in "Brothers" di Jim Sheridan non poteva che smarrirsi nel disgusto generale provocatomi da quell'orribile remake, mentre non ho visto gli altri film in cui ha partecipato). Ma è nata una stella, questo è sicuro, e forse sarà la prossima notte degli oscar, dove concorre come migliore attrice, a darmi in qualche modo ragione. E se non sarà la notte degli oscar, sarà comunque un futuro radioso per questa esile figurina dal viso che sprizza simpatia da tutti i pori, un'espressività che non sapevo se ricollegare a quella di Emily Watson o a Jennifer Lewis, finchè, in questo carinissimo "An Education", la Mulligan non appare improvvisamente con un acconciatura alla "Colazione da Tiffany", e allora il collegamento giusto mi è apparso più che evidente....
Il film è scanzonato, libero e liberatorio, dagli schemi e dai prototipi, scadente un po' solo nel finale eccessivamente greve di contenuti che fino a quel momento aveva brillantemente evitato, rimanendo leggero e frizzante come gli occhi e il sorriso della sua protagonista, affiancata da un ottimo Peter Sarsgaard, e dalla massiccia simpatia di Alfred Molina nel ruolo di un indovinato padre di un'indovinata famiglia. E questo piccolo film, che concorre anch'esso alla grande notte degli oscar, indovina praticamente tutto, dalla sceneggiatura alla musica, le scenografie, le ambientazioni, il ritmo, passando naturalmente per il cast (una chicca anche per Emma Thompson).
E' riuscito pure a non farmi imbestialire, come fa di solito, l'italico doppiaggio, con una Domitilla D'Amico in gran forma a dare la voce alla protagonista senza rimpianto alcuno.
Lone Sherfig, sebbene il film sia targato inglese, è un altro nome da poter aggiungere alla già lunga e pregiata lista di cineasti nord europei, e danesi in particolare.
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