Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Da un testo teatrale di Fernand Crommelynck,"Le cocu magnifique",beffardo e provocatorio,Antonio Pietrangeli trasse una commedia amara e al contempo satirica sul Maschio Italiano,di cui coglie in pieno la curiosa attitudine a ficcarsi nel letto della prima donna disponibile,e ad infuriarsi con enfasi se solo la propria viene corteggiata o mostra piacere verso gli apprezzamenti dei suoi simili.Ugo Tognazzi è abilissimo a disegnare la discesa in una follia prima persecutrice,poi quasi lobotomizzante,di un imprenditore benestante,nell'Italia provinciale del boom,con una moglie splendida e quasi asessuata,che ossessiona fino al ridicolo,per lui,e al soffocante,per lei,per la gelosia imperante che lo mangia vivo,naturalmente non senza essersi tuffato tra le braccia morbide della bella moglie di un altro del suo giro. Pietrangeli forse poteva scorcire leggermente la pellicola,e le patinate visioni del protagonista sono forse l'unico punto debole del film,ma ancora oggi sorprende la qualità della messa in scena di questo cineasta mai abbastanza applaudito da chi si occupa di cinema in Italia,il senso dell'immagine e la conduzione degli attori,il sapido equilibrio tra commedia e dramma di questo regista.La Cardinale è semplicemente incantevole,una delle più belle donne viste al cinema di sempre,e seduce pur dando la giusta tonalità alle inquietudini di un personaggio femminile ben elaborato e credibile.D'intorno,fanno bella figura comprimari di lusso quali Blier,Randone,Volontè,e viene espresso il "lato oscuro" dell'Italia del Boom,già sprizzante invidie,piccoli rancori e misurazioni del benessere altrui a sviluppare la scontentezza di fondo anche di chi non avrebbe ragione per lasciarsi andare a una dimensione di sostanziale risentimento appena sotto la superficie.
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