Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un film sul modo in cui lo sport può unire una nazione. La geniale intuizione di Mandela dimostra la sua grande capacità di guidare una nazione nell'interesse della propria gente e non a favore di una ristretta cerchia di notabili. L'impegno civile del film è di grande valore così come l'interpretazione di Mandela da parte di Morgan Freeman. Eppure noto un elemento che impedisce al film di coinvolgere lo spettatore nello stesso modo di Gran Torino. In un paese devastato dall'odio razziale, i conflitti paiono improvvisamente sopiti solo grazie all'attaccamento ossessivo ad una squadra di rugby: nessun dissenso o conflitto; nessuna storia personale in cui si evidenzia un diverso modo di pensare. Tutto procede senza ribellioni se non quelle, che appaiono pretestuose, delle guardie del corpo e dei giocatori nelle prime fasi del film: poi tutto procede in modo prevedibile fino al trionfo finale. Il successo di Mandela come Presidente, culminato con l'assegnazione del Premio Nobel, va ben oltre all'attenzione per lo sport: pur essendo lui il protagonista, il film rimane confinato nell'ambito sportivo anche se i valori di fratellanza e di pace che vuole trasmettere sono rappresentati in modo efficace.
VOTO COMPLESSIVO: 7/10
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