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Viola di mare

Regia di Donatella Maiorca vedi scheda film

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Viola96

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La recensione su Viola di mare

di Viola96
4 stelle

"La Viola è un pesce e lo ha voluto Dio. Quando è maschio si chiama Minchia di Re. Per amore diventa femmina e ha i colori del fiore. Torna di nuovo maschio dopo che l’acqua si è presa le sue uova"(Giacomo Pilati)


Angela e Sara, interpretate da Valeria Solarino e Isabella Ragonese,sono innamorate,nella Sicilia dell'Ottocento.Questa crea uno scandalo molto,molto importante,poichè questa concezione di amore era estranea alla mentalità dell'epoca..Questa la trama di "Viola di Mare",film incredibilmente tiepido e timoroso,che cerca di limitarsi in modo da evitare un neo-neo realismo,che avrebbe potuto nuocere.Peccato,perchè la storia meriterebbe un'attenzione particolare,e il cast merita molto.Ma alla fine ciò che coglie la regista è semplicemente il pregiudizio,tralasciando la narratività dell'azione,facendo diventare il popolo protagonista e le due vere protagoniste,solo personaggi secondari.Non si riesce a capire come,il film abbia potuto vincere il "Nice Film Festival",ovvero la rassegna di film italiani più importante d'America,che ha anche premiato l'interpretazione difficile della Solarino.Il film parte da quando le due sono bambine e si conoscono:Lei,la Solarino,oppressa da un padre padrone ed eterna sognatrice;L'altra,appresso a un battito di ciglia,attende che il suo di padre,disperso durante la guerra torni,e intanto si consola con l'amore della sua fidanzata.La vicenda rigorosa,non avrebbe comunque voluto un tono così serio e poco emotivo,mai una possibile lacrimuccia,mai una piccola emozione,sempre e solo la rigidità fredda,nascosta dietro un velo di pietosa timidezza che fa tanto cinema italiano poco attento.Clamoroso spreco di talento attoriale,questo "Viola di Mare".La bravissima Ragonese,relegata in un ruolo che non può esserle naturale,resta la migliore del duo,ma non coglie un'interpretazione melodiosa al suo solito;La Solarino è poco solare e non brilla,mentre dovrebbe fare la protagonista viene surclassata dal pregiudizio e diventa un uomo a tutti gli effetti.Meglio stendere un velo pietoso sull'interpretazione della Cucinotta.La missione del film era quella di raccontare una storia d'amore "diverso" in un'epoca in cui il pudore e il costume erano rigidi e poco interessavano le scappatelle degli uomini.Purtroppo,resta intrappolato nei luoghi comuni e in una patetica fiera dell'ovvietà,che risulta ancora più angosciante quando la Solarino si traveste da uomo,per ingannare il paese.La figura del solito padre padrone è stilizzata e conforme alle norme regolamentari dei film di questo genere,inoltre,la giovinetta repressa e depressa che scopre l'amore per una sua simile,non è che sia molto innovativo.Interessante il titolo del film,che fa riferimento al nome siciliano della donzella di mare.Metafora chiara del bisogno di cambiamento che accinge chi,per definizione,sbaglia nella scelta dell'amore e nella possibilità di cambiarlo.La Solarino non diventa uomo,la Solarino è sempre stata un uomo.Questa l'idea,sbagliata e poco affascinante della regista,la stessa Donatella Maiorca dell'inutile "Viol@",filmettino a cui,lo ammetto,ho rubato il titolo per usarlo come nickname per una seria di siti interessanti."Viola di Mare",per concludere,nè affascina,nè ipotizza un fallimento malsano nella cultura ottocentesca.Prova gradualmente a provocare i benpensanti,ma finisce con l'auto-commiserarsi,nelle lacrime e urla strazianti,che lacerano ciò che resta dello spettatore.Un pizzico di erotismo freddo,nuoce ancor di più al film,condizionato terribilmente dalle avanguardie di un'epoca in cui le libertà hanno davvero un fondamento e non ci sono pregiudizi insistenti.Non potrebbe mai essere ambientato ora,"Viola di Mare".Se fosse stato girato con la stessa mentalità,20-25 anni fa,avrebbe fatto scalpore,e sarebbe diventato uno dei migliori film dell'epoca.Ora non provoca alcun brivido,solo qualche sbadiglio,ogni tanto,tra una dormita e l'altra.

Sulla trama

Banalotta.

Su Donatella Maiorca

Niente da segnalare.

Su Valeria Solarino

Opaca.

Su Isabella Ragonese

Sempre brava.

Su Ennio Fantastichini

Se la cava con poco.

Su Giselda Volodi

Così così.

Su Maria Grazia Cucinotta

Incommentabile.

Su Lucrezia Lante Della Rovere

Non riesco ad esprimermi.

Su Corrado Fortuna

Si vede poco.

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