Regia di Donatella Maiorca vedi scheda film
Un film che mi ha tenuta assorta nella stessa posizione per tutta la durata della pellicola con una leggerezza insospettata. Uno scenario racchiuso tra le cave di tufo che riesce ad essere vivo e proteiforme ad ogni inquadratura anche soltanto per il colore del mare e la luce diurna. Montaggio interessantissimo che a mio avviso non risente neanche delle riprese più (ab)usate -cfr. l'inquadratura di Angela bambina sulla scogliera con dettaglio del piede, che allargando nuovamente la scena troviamo appartenente alla donna ormai adulta- e riviste. Alcune scene non potranno non ricordare il "Boys Don't Cry" di Peirce e Bienen.
La narrazione è leggera e cambia ritmo e registro con fluidità, senza mai scadere nello "strappalacrime" gratuito o in facili espedienti d'intreccio, finale incluso. I personaggi sono ben caratterizzati ma con linee semplici e dirette, senza lungaggini con pretese psico-filosofiche, e sempre impegnati in dialoghi credibili ed efficaci.
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