Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
VOTO : 6+.
Film difficile per almeno due motivi, cioè perché affronta un tema estremamente delicato e perché lo stesso è arduo da rappresentare in immagini, soprattutto per la staticità intrinseca alla vicenda.
Maria (Margherita Buy), insegnante di italiano, è una donna sola ed abituata ad esserlo da sempre.
Durante una relazione rimane incinta e partorisce al sesto mese di gravidanza senza un compagno al suo fianco.
Dovrà quindi seguire i mesi difficili della piccola Irene all’interno dell’incubatrice, socializzerà con le altre mamme nella sua stessa situazione, vivrà il mondo ospedaliero, mentre intanto la vita all’esterno prosegue con i suoi alunni che si stanno preparando per gli esami.
La Comencini rappresenta con estremo pudore e tatto una storia delicata che tante persone vivono quotidianamente.
Diciamo che il tema centrale l’ha affrontato nel modo giusto, però questo fa fatica a riempire da solo i novanta minuti del film mentre il resto che ci ruota attorno, dalla scuola serale, alla vicina di casa magistrato, alle sue relazioni occasionali, non sono altrettanto interessanti da mantenere un livello medio di qualità sufficientemente alto.
Ciò nonostante non mancano le scene azzeccate, tra la difficoltà continuativa della prova di vita che spetta alla protagonista, il lavoro (aggiungerei gravoso e arduo) di chi quotidianamente deve affrontare questi problemi ed anche uno squarcio sulla burocrazia per cui quando Maria si reca a compilare il certificato di nascita si trova di fronte non il modulo consueto, ma quello per i figli illegittimi.
Insomma prova a luci ed ombre, con le prime che prevalgono sulle seconde, anche perché sono il tessuto vitale dell’opera che però diventa claudicante quando ci si sposta su altro (tra le formiche che invadono lo stabile dove abita la protagonista, un’aula scolastica in continuo spostamento, amici che vanno e vengono senza il tempo di lasciare un segno concreto).
Nel complesso soddisfacente, da segnalare la prova recitativa della Buy, decisamente sopra la media e valida per diversi buoni motivi.
VOTO : 6+.
Convincente nello sviluppo del tema portante, meno nel riempire il film con il resto (che comunque occupa parecchio spazio).
VOTO : 7++.
Molto brava nel manifestare l'indole del suo personaggio, oltre che da premiare per il coraggio di mettersi in gioco a 360°.
VOTO : 6.
Gli spetta una figura di contorno che caratterizza in maniera gradevole.
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