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Lo spazio bianco

Regia di Francesca Comencini vedi scheda film

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La recensione su Lo spazio bianco

di bradipo68
6 stelle

Forse non riesco a pormi alla giusta distanza per giudicare questo film perchè noi(mia moglie e io) l'esperienza che vive la protagonista di questo film,Maria,l'abbiamo vissuta per davvero sulla nostra pelle.Venuta al mondo troppo in fretta,per circa un mese abbiamo visto nostra figlia attraverso il vetro di un incubatrice,esserino minuscolo con tubi e cavetti da tutte le parti,per un mese abbiamo fissato stolidamente quel monitor a prima vista incomprensibile con quel cuoricino che batte a sussultare ad ogni rumore.E visto che questa esperienza l'ho vissuta da dentro ho passato quasi tutto il film a pensare al mio(nostro) passato che a cercare di capire il film.Lo Spazio Bianco è la storia di una bimba che è nata due volte perchè non puoi dire che quella è tua figlia fino a che non la prendi in braccio,fino a che non ti adoperi per lei e per le sue esigenze.Che dire di questo film?E'una sorta di one woman show con la Buy perennemente al centro della scena a cercare di dare volto e corpo a una donna che si ritrova ad essere madre più per caso che per reale volontà.Questo è forse il punto che mi ha convinto di meno nel film:la Buy non sembra animata dal furore materno che spinge le neomamme,sembra una forzata dell'ora di visita dell'ospedale,quasi andasse in quella stanza asettica più per consuetudine che per reale bisogno.Io posso solo dire che quando hai una figlia,la puoi vedere  solamente attraverso una barriera trasparente e non la puoi toccare hai quasi il bisogno fisico di stare lì a guardarla,a vedere il suo faccino,il suo torace che si muove ritmicamente per respirare.Nella Buy sembra che non ci sia nulla di tutto questo:all'inizio è occupata a guardare dall'alto in basso le altre neomamme che hanno tutte lo stesso problema( non è quello di trovare i vestitini per i figli nati prematuri),poi a rinforzare le sue relazioni sociali perchè tanto deve passare lì due mesi.Accanto a lei un amico silienzioso collega di insegnamento alle scuole serali,la sua classe di adulti impegnati a prendere uno straccio di diploma anche in tarda età,il padre della bimba(figura che esce subito dalla sua vita) e un dottore più giovane di lei con cui ha una storia.La Comencini per esigenze sceniche mescola i piani temporali e usa magnificamente la fotografia al solito desaturata di Bigazzi particolarmente adatta soprattutto agli interni ospedalieri abbacinanti da quanto sono candidi.Il film formalmente è molto curato ma l'impressione è che tutta questa raffinatezza visiva serva per nascondere le debolezze di un copione in realtà piuttosto scarno.La Buy con una recitazione più asciutta cerca di distaccarsi dai personaggi tutti tic nervosi e mossette a cui è abbonata da una carriera.La tecnica le permette di superare la prova agevolmente ma forse al suo personaggio manca la passione....

Su Francesca Comencini

la regia formalmente è molto curata

Su Margherita Buy

cerca di distaccarsi dai suoi personaggi dei film precedenti....

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