Regia di Marc Webb vedi scheda film
Riuscire a fare oggigiorno una commedia romantica che non segua pedissequamente le tante orme lasciate nel corso degli anni da vagonate di film, è già un piccolo successo.
E questa graziosa commedia romantica vi riesce, pur non mantenendo una brillantezza costante dall’inizio alla fine, avendo il merito di lasciare qualche buon ricordo.
I 500 giorni del titolo sono quelli che costellano una storia d’amore, dagli entusiasmi iniziali fino alla fine, non solo della stessa in senso stretto, ma fino al momento in cui il protagonista riesce a voltare definitivamente pagina.
Devo dire che i continui salti avanti e indietro, indicati sul calendario che introduce le scene, non aiutano sempre, per quanto un certo ordine generale non sia mai perso per strada.
Alcuni momenti sono abbastanza originali (vedi, per esempio, la scena doppia che confronta le aspettative con la realtà dei fatti o l’uscita del ragazzo dopo la prima notte d’amore con tanto di coreografia ballerina a supporto), altri languono un po’ troppo, soprattutto nella parte centrale un po’ opaca, mentre il finale riesce a rialzarsi ed a essere convincente regalando un po’ di positività senza svendersi ad uno scontato happy end.
A sostegno della pellicola poi si segnala una bella colonna sonora (o almeno io tra i Pixies e gli Smiths, tra gli altri, mi sono esaltato non poco), ma soprattutto una coppia di protagonisti belli, ma non semplici figurine; lui, Joseph Gordon Lewitt, innamorato perso, lei (Zooey Deschanel che si chiama Summer nell’originale, ma non si capisce come mai in italiano si sia trasformata in Sole, misteri) una bella stronza, tremendamente incerta e complicata; insomma ormai nel cinema come nella vita capita sempre più spesso che i ruoli si stiano rovesciando.
Nel complesso un film discreto, fresco e vivace cui manca qualcosa nella parte centrale per ambire ad un giudizio maggiore.
In ogni caso piacevole e meritevole di visione per gli amanti del genere.
Sicuramente ci mette del suo, denotando discrete abilità visive, anche se l'insieme non è sempre coeso e poteva fare di meglio in alcuni punti.
E' stato scelto per il prossimo Spiderman, bah, chissà perchè.
Impossibile resistere ai suoi occhioni azzurri, anche se il suo personaggio mi ha dato un pò ai nervi.
Si conferma uno dei nuovi divi in ascesa con maggiori possibilità di non perdersi per strada.
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