Regia di Robert Parrish vedi scheda film
Qualcosa di diverso nella filmografia di Sellers, vuoi per la ambientazione spagnola, vuoi per la compagine di attori di contorno, vuoi per il suo personaggio scaltro e per nulla imbranato.
Juan Bautista è un ex matador in cerca di fortuna in quel di Barcellona, la sua nuova ambizione è suonare la chitarra ed avere successo come musicista, in cerca di un ingaggio nel teatro del cinico impresario Francisco Carbonell gli viene proposta da quest'ultimo una strana scommessa per potersi esibire una settimana intera nel suo taetro: dovrà sedurre la bellissima Olimpia Segura in non meno di tre giorni e l'impresa sembra ardua perchè la ragazza è specializzata in raggiri e ricatti attraverso i quali ha spezzato i cuori e succhiato denari ai suoi ammiratori.
Stupendamente girato e scritto con mano delicata non è un film particolarmente esilarante, ha più il tono di una commedia romantica con Doris Day e Rock Hudson ma questa volta ci sono sugli scudi Peter Sellers e l'allora moglie Britt Ekland, il poliedrico attore britannico sta bene nei panni di questo torero rubacuori senza un soldo che mangia panini al formaggio e suona il flamenco ma Parrish privilegia di gran lunga la Ekland che è semplicemente un angelo caduto dal cielo in ogni sua espressione, non era una grande attrice ma quando è inquadrata in primo piano con i suoi occhioni azzurri ti mette il dubbio se fosse finta per quant'era bella, tutto ciò che indossa risalta la carnagione lattea e con il capello sconvolto dopo la nottata d'amore con Bobo ha anche quella sensualità selvaggiia che non guasta.
Robert Parrish non si limita però a concentrare il tutto sui coniugi Sellers ma arricchisce il film con riprese di grande appeal come quella bellissima iniziale che parte dal Cristo che domina Barcellona per poi stringere verso il mare e i palazzoni facendoci entrare morbidamente nella spider guidata da Britt Ekland fino alla piazzetta dove vengono presentati i personaggi principali della storia, si respira quel calore tipico della Spagna in queste immagini ed un altro tratto bellissimo del film valorizzato da un montaggio molto elaborato è quello nel locale notturno dove i due protagonisti assistono ad un ballo flamenco travolgente, le inquadrature ravvicinate del volto e dei passi roboanti della ballerina si lasciano vedere e soprattutto ascoltare con attenzione impressionante per quanto intensamente lo spettacolo viene rappresentato.
Il cast di contorno è veramente notevole: compaiono delle facce che nessuno si aspetterebbe di vedere in un film di Sellers, primo fra tutti quella di Carlo Pisacane, il mitico Capannelle de "I soliti ignoti" non è nemmeno accreditato ma si nota eccome con il suo sorriso sdentato, altro volto da noi noto è quello di Don Lurio nel ruolo dell'aiutante del concessionario di automobili raggirato dalla Ekland per molestie e di conseguenza costrtto a regalarle la stupenda Maserati decappottabile che doveva essere acquistata da Rossano Brazzi impiegato in un ruolo un po' più defilato, Al Lettieri fa il barista nel locale in cui Sellers e Adolfo Celi si incontrano e mettono in atto la scommessa, è in questo frangente che salta fuori la miglior battuta del film quando Carbonell indica a Bobo chi è Olimpia il torero esclama " E' un lavoro da quattro giorni ma cercherò di farlo in tre" anche se alla fine tinteggiato di blu il cavalleresco Bobo non potrà infangare la notte d'amore con la bella Olimpia che a sua volta davanti al suo manifesto sui muri della plaza de toros dichiara "Una volta visto un torero blu li hai visti tutti".
Ruolo sicuramente non di prima fascia di quelli da lui interpretati ma comunque riuscito.
Ammazza se era bella Britt Ekland e in questo ruolo è perfetta.
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