Regia di Peter Hyams vedi scheda film
Avevo in origine pensato di scrivere un commento in cui inserire spoiler e di rivelare duqnue dettagli della trama. Mi sono ricreduta, perché vorrei consigliare la visione del film e questo consiglio verrebbe meno se il commento fosse letto solo da chi ha le spalle larghe riguardo gli spoilers, ovvero da chi, in effetti, l'ha già visto.Mi permetto anche di consigliare chi volesse cimentarsi nella visione, di raccogliere meno dati possibile sulla trama e di lasciarsi guidare passo dopo passo dal film stesso. Quindi, se volete, fermatevi qui e non leggete oltre.
Confesso, non l'ho visto quello di Friz Lang, quello originale. Meno male dico adesso, perché altrimenti forse mi sarei rovinata la visione di questo "libero remake". Sono andata al cinema aspettandomi uno di quei soliti thriller, insaporito dall'atmosfera giudiziaria, con qualche buona scena, magari, ma con tante gigionate del buon Micheal Douglas e magari qualche brivido qui e là. Ero anche preparata a sorbire una confezionata schifezza tipo un film che ho visto di recente in tv, 88 minuti, con Al Pacino. Tra l'altro in comune i sue film hanno anche una scena in un parcheggio sotterraneo. E invece? Che differenza. Un alibi perfetto inzia subito bene e non ti molla più fino alla fine, perché, a differenza di tanti prodotti scadenti è onesto e gli elementi per risolvere la vicenda te li mette sotto il naso subito, dall'inizio. Solo che poi ti conduce fuori strada, con un sapiente uso della regia e grazie agli attori. E finché non si conclude hai la sensazione che ci sia qualcosa che non va, che qualcosa del meccanismo sia miseramente inceppato e ti viene da pensare:" se la storia dovessi raccontarla io...". Tanto di cappello, invece, la storia va proprio raccontata così. C'ero cascata in pieno e, avendo visto parecchi film di questo genere, raramente qualcosa mi stupisce. La vicenda è condotta anche grazie a buoni dialoghi e a dei comprimari insolitamente (per il genrere) a fuoco: simpaticissimo e davvero di altri tempi l'amico cameramen, divertente e azzecata la piccola comparsa dell'impiegata della banca, ottimo poliziotto Orlando Jones. Aggiungete che le due scene d'azione, la rincorsa in automobile e quella del garage sotterraneo, spiccano nella loro carica di tensione proprio perché il resto del film si construisce con calma, prendendosi i suoi tempi, senza clamori e otterrete un ottimo thriller, che io consiglio caldamente, soprattutto agli amanti del genere.
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