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Un amore all'improvviso

Regia di Robert Schwentke vedi scheda film

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La recensione su Un amore all'improvviso

di supadany
6 stelle

VOTO : 6+.

Premessa doverosa, non ho letto il romanzo di riferimento, ma visto il tema dei viaggi temporali, immagino che la sua trasposizione non fosse un’operazione semplice.

Infatti meglio non porsi troppe domande sulle dinamiche dei viaggi e limitarsi a seguire la storia d’amore tra i due protagonisti che, in ogni caso, riesce ad assestare alcuni buoni colpi.

Henry (Erica Bana) è condannato a viaggiare nel tempo contro la sua volontà e spesso incontra l’amata Clare (Rachel McAdams) nei periodi più disparati (fin da quando la donna era una bambina).

I due si sposano, nonostante tutte le difficoltà del caso (ad esempio lui scompare tre volte nel giorno del matrimonio), lei vuole avere un bambino e ci riuscirà solo dopo tanti tentativi andati dolorosamente male.

Purtroppo sul loro destino di coppia incombe la prossima dipartita di lui, anticipata da alcune avvisaglie in arrivo dal futuro.

Più che all’improvviso, si tratta di amore impossibile, segnato dalle assenze, ma a volte anche da presenze multiple in grado di creare, ma anche risolvere i problemi (vedi quanto avviene dopo la vasectomia di lui).

La storia, così come è raccontata, va presa senza pensarci su troppo (altrimenti ci sono troppe domande che vorrebbero delle risposte), ma va comunque “vissuta” insieme ai protagonisti, infatti ha sicuramente il merito di regalare alcuni momenti emozionanti.

Questi sono concentrati soprattutto nella parte finale, di gran lunga la migliore di tutto il film (il che è un bene, meglio alla fine che all’inizio), che riesce a rappresentare in maniera convincente la sfera dei sentimenti umani, dall’amore, alla morte, passando dall’attesa per un evento ormai prossimo ed inevitabile, ed al ricongiungimento con una persona cara.

Le cose vanno invece meno bene per la prima parte abbondante, dove lo svolgimento risulta sovente farraginoso, caratterizzato da troppi salti temporali e tante cose raccontate a pezzetti e senza trovare con continuità la giusta profondità.

Però in fondo questo si può anche capire, e parzialmente perdonare, alla fine era un’operazione rischiosissima che con qualche licenza “poetica” riesce a raggiungere l’obiettivo di raccontare una storia d’amore diversa dal solito alternando momenti di commedia romantica ad altri più drammatici.

Così le emozioni non mancano ed il finale lascia parecchie sensazioni da coltivare nel post visione e questo rimane un regalo da non buttare via a cuor leggero.

Su Robert Schwentke

VOTO : 6+.
Riesce a trovare il bandolo della matassa solo nel finale, ma in questo frangente mi ha convinto molto.

Su Rachel McAdams

VOTO : 6,5.
Brava come sempre nei ruoli romantici, grazie anche ad una presenza lontana dalle mode imperanti.

Su Eric Bana

VOTO : 6,5.
Recita meglio del solito, l'ho trovato disposto ad esporsi e ben calato nella parte.

Su Stephen Tobolowsky

VOTO : 6.
Presenza di contorno che non si rifiuta mai.

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